Le uscite estemporanee degli esponenti di governo possono avere un impatto significativo sull’opinione pubblica e sulla politica, e spesso suscitano dibattiti e polemiche oltre che discutibili campagne di dileggio attraverso i social.
Di esempi recenti di ‘uscite’ maldestre di esponenti del governo Meloni che hanno fatto discutere ce ne sono parecchie. I ministri Lollobrigida e Sangiuliano – ma non solo loro anche Salvini ed altri esponenti della Lega, come anche figure di Forza Italia– sono stati al centro di diverse situazioni border line per affermazioni che potremmo definire un po’ imbarazzanti per il ruolo istituzionale ricoperto.
Da Colombo a Times Square
Il Colombo e Galileo di Sangiuliano con Il ministro della Cultura colto in fallo con dichiarazioni sul viaggio per le Indie del navigatore genovese sono state ampiamente criticate e discusse come lo spostamento di Times square da New York a Londra.
Le affermazioni imprecise, dovute a mille cause diverse, poi danno la stura a quel filo sottile di dileggio sui social che davvero poi -strumentalizzato o meno per fini politici- crea imbarazzo istituzionale.
Il governo e i vaccini, l’aborto, la parità…
“Aboliamo i vaccini” di Claudio Borghi senatore della Lega fa il paio con altre dichiarazioni di esponenti della Lega che non hanno lesinato dichiarazioni controverse riguardo ai vaccini, sostenendo posizioni che vanno fino all’abolizione dell’obbligo vaccinale strizzando l’occhio molto vistosamente a tutto il mondo no-vax. Tali affermazioni hanno suscitato forti reazioni sia da parte della comunità scientifica che da quella politica, riaccendendo il dibattito sulla necessità e l’efficacia delle vaccinazioni.
Questi piccoli esempi, ma ce ne sono altri mille su argomenti importanti come trasporti, aborto, diritti civili, uguaglianza, riflettono come le dichiarazioni estemporanee possano avere conseguenze molto rilevanti, influenzando il discorso pubblico e talvolta causando frizioni all’interno del governo stesso o tra il governo e altri settori della società.
Conversazione a tre fra Gianni Tortoriello, Serena Bonvisio e Mario Tortoriello
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