Il giornalismo online si è ormai “affrancato” dal suo avo della carta stampata. Più che superati i tempi in cui le pagine web dei giornali erano il corrispettivo delle sorelle cartacee, fare informazione sul web significa destreggiarsi in un mondo segnato da cambiamenti velocissimi. Mezzi nuovi, regole nuove come la SEO. Non è più il caso neanche di scandalizzarsi poiché abbracciare le regole di Google non corrisponde ad abbandonare i principi di una professione che ha un’importante ruolo sociale. Giacomo Padellaro è Chairman e cofondatore di Linking Agency, realtà impegnata nella comunicazione digitale. Con lui abbiamo parlato delle sfide che attendono il giornalismo nel prossimo futuro.
Giacomo Padellaro, perché oggi SEO e giornalismo devono andare d’accordo?
Il giornalismo, così come tutti i settori, si è adattato al cambiamento di abitudini degli utenti che vedono nel mondo digitale la prima fonte dalla quale attingere per ricercare le informazioni di cui hanno bisogno. In questo contesto, i giornali devono essere in grado di operare seguendo quelle “regole” che la rete impone, svolgendo le proprie attività in sintonia con le linee guida dei motori di ricerca. E’ qui che si inserisce il fondamentale ruolo della SEO, attraverso la quale posizionarsi tra i primi risultati di ricerca rispetto a determinate parole chiave e in questo modo mantenere la propria visibilità e attirare nuovi utenti sulle proprie testate digitali.
In che modo la SEO può essere utile al giornalista?
Proprio in ottica di quanto appena detto, il giornalista di oggi deve saper abbinare le proprie capacità editoriali alle competenze digitali, conoscendo in profondità il modo di “ragionare” dei motori di ricerca. Saper utilizzare le parole chiave giuste, seguire i trend della rete e avere consapevolezza del proprio pubblico target rappresentano le chiavi della sopravvivenza su internet, elementi fondamentali per poter emergere in un mercato ipersaturo, aumentando la propria fetta di utenti e ponendosi come punto di riferimento per l’informazione.
Quali principi della professione giornalistica non bisogna dimenticare per fare un buon lavoro?
Malgrado i cambiamenti del settore editoriale e il nuovo modo di somministrazione delle informazioni, sempre più veloce e a portata di click, il giornalista deve saper “mantenere la barra dritta”, ricordandosi del fondamentale ruolo sociale che ha nei confronti della popolazione. Verificare le informazioni e le fonti, veicolare le notizie correttamente e senza favoritismi, non aver paura di risultare “scomodo” e conservare la passione per la verità rappresentano i capisaldi della professione, fattori determinanti anche ai fini della propria credibilità e reputazione.
Quali cambiamenti prevedi per il giornalismo nel prossimo futuro?
Il mondo del giornalismo è cambiato molto negli ultimi decenni, complice proprio l’espansione dell’universo digitale. Le nuove generazioni sono passate dal tradizionale “sfogliare” all’attuale “scrollare” e l’informazione è divenuta più rapida, praticamente istantanea, e inevitabilmente più superficiale. Il recente arrivo dell’Intelligenza Artificiale anche in questo settore ha reso tutto ancor più complicato, in particolare per quei giornali che riportano unicamente le notizie, già ampiamente ribattute dai tantissimi competitor presenti. Una situazione del genere porterà a un’ulteriore cannibalizzazione delle testate “classiche”, in particolare per quanto riguarda l’attualità. L’ancora di salvezza sarà rappresentata da quei professionisti che oltre ad informare, saranno in grado di portare un contributo personale e originale ai contenuti pubblicati, offrendo opinioni e pareri qualificati, dando un’anima a ciò che scrivono in un ambiente ormai automatizzato e liofilizzato.