Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico è una vera e propria malattia che non colpisce solo il giocatore ma anche le persone che lo circondano: la famiglia e la società.
L’azienda sanitaria ulss 18, già a partire dal 2011, ha attivato un ambulatorio che si occupa della cura e del trattamento del gioco d’azzardo patologico presso la sede del Servizio per le dipendenze di Badia dove è attiva una équipe multidisciplinare composta da un’assistente sociale, una psicologa, un medico psichiatra e, all’occorrenza, si avvale della collaborazione di un educatore professionale.
I giocatori patologici presi in carico dall’ambulatorio dedicato sono in costante aumento: nel 2012 l’aumento è stato intorno al 25% di utenza in più rispetto all’anno precedente, ma l’incremento più significato è avvenuto tra il 2012 ed il 2013 dove i giocatori che si sono rivolti all’ambulatorio sono stati oltre il 68% in più.
Nel 2014 il dato aumentava ancora del 45% e, ad oggi, dall’inizio del 2015, il Ser.D di Badia ha in carico ben 69 pazienti con problemi di gioco d’azzardo patologico. Il giocatore che si rivolge all’ambulatorio è prevalentemente maschio, di età superiore ai 44 anni, celibe, in possesso della licenza media inferiore e convivente con la famiglia d’origine.
Essendo una patologia che colpisce anche l’ambiente sociale che circonda il giocatore, dal 2014 è stato attivato un gruppo di mutuo aiuto dedicato proprio a giocatori e familiari, condotto dall’assistente sociale e dalla psicologa, gruppo che si incontra due volte al mese, presso la sede del Centro Diurno.
La crescita smisurata delle patologie legate al gioco d’azzardo richiede però anche un impegno della comunità e delle istituzioni: prima ancora della cura, è importante cercare di prevenire il fenomeno. L’impegno, che per la sua importanza è regolamento anche dalla legge italiana, in particolare dal Decreto Balduzzi, convertito con modificazioni dalla Legge 8 novembre 2012 n. 189, riguarda la collaborazione tra le aziende sanitarie e i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi.
Per questo, l’Ulss 18 mette a disposizione una campagna di prevenzione, con locandine e test auto valutativi diretti a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo, che i gestori hanno l’obbligo di affiggere all’interno delle proprie attività.