Nella Reggia di Caserta, uno degli 8 Gigli che a giugno danzano sulle spalle di 120 cullatori in onore di San Paolino, vescovo di Nola e patrono in secondaria della Campania. Si tratta di un giglio d’artista: il rivestimento scelto è stato, infatti, firmato dal maestro Mimmo Paladino in occasione della festa dei Gigli del 2014.
Nel cortile del monumentale sito anche la Barca, simbolo della storia che ispira il secolare evento iscritto nel 2013 nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco insieme con Viterbo, Sassari e Palmi calabro che sono le altre 3 città della rete delle grandi macchine a spalla italiane. La Festa dei Gigli di Nola, che si celebra ogni anno a giugno, sarà promossa in uno dei più suggestivi monumenti al mondo grazie al protocollo di intesa per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’area nolana, sottoscritto a marzo del 2018 tra il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori e l’amministratore unico dell’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area nolana, Vincenzo Caprio. Quella in corso a Caserta è un’iniziativa esclusiva che sancisce l’abbraccio tra due patrimoni dell’umanità Unesco.
Il legame tra le due importanti espressioni culturali della Campania è rafforzato poi dalla presenza del rivestimento d’autore: la Reggia di Caserta ospita, infatti, “Terrae Motus”,la collezione di arte contemporanea dei più grandi artisti degli anni ’80 tra i quali anche Paladino. A rendere possibile il progetto è stato il contributo di Vulcano Buono – Cis – Interporto campano, Napolitano Case, Hotel Bel Sito Nola-Avellino e Supermercati Piccolo, gli sponsor che hanno creduto nella valenza dell’evento. L’esposizione delle macchine da festa è in programma nel cortile della Reggia fino a giovedì 27 settembre e gode del patrocinio morale di Regione Campania, Città di Nola, Fondazione Festa dei Gigli, Istituto centrale per la Demoetnoantropologia e Rete delle grandi macchine a spalla.
Soddisfatto il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori: “Far rinascere la Reggia di Caserta dopo un ventennio in cui si è fatto poco e speso poco è una sfida che abbiamo voluto vincere non da soli, bensì facendo rete con le realtà territoriali circostanti e mettendo a disposizione la nostra risonanza comunicativa per fare luce su iniziative, come la Festa dei Gigli, dall’indiscusso valore culturale e artistico, ma che non sono ancora inserite pienamente nei flussi turistici. La prossima edizione della Festa dei Gigli viene dunque presentata alla Reggia con un Giglio speciale, progettato da Mimmo Paladino, artista campano tra i più apprezzati in Europa, di cui la Reggia conserva un’opera nella Collezione TerraeMotus”.
“La secolare festa dei Gigli di Nola, che con la rete delle grandi macchine a spalla italiane é patrimonio dell’umanità Unesco, rappresenta un evento dal grande potenziale turistico. Sono certo – ha aggiunto l’amministratore unico dell’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area Nolana, Vincenzo Caprio – che l’esposizione di un giglio e della barca all’interno di uno dei più grandi attrattori culturali del nostro Paese contribuirà notevolmente ad accrescere la visibilità di una kermesse che costituisce una grande occasione di crescita per la città e l’intero territorio”.
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