Nella breve descrizione di questo romanzo, partiamo dal presupposto che coloro che lo avranno letto rappresentino un pubblico molto ristretto, ed è sicuramente questa un’ occasione per offrire un buono spunto di lettura. Il libro viene scritto da Per Olov Enquist, scrittore e giornalista svedese, nel 1999 e pubblicato per la prima volta in Italia nel 2001
Nonostante la contemporaneità dell’ autore, il romanzo è ambientato nella Danimarca di fine secolo XVIII. Presso la corte di re Cristiano I, giovane delfino succeduto al trono dopo la prematura scomparsa del padre re Federico V, prende servizio un medico danese di ferma ideoligia illuminista, persecutore degli ideali di libertà ed eguaglianza. La stretta vicinanza tra i due e la costante presenza del medico presso la residenza regale, conduce allo snodarsi di trame che toccano questioni storico-politiche snocciolate da gran parte degli storici, prima tra tutte la chiara contrapposizione tra monarchia e democrazia, ma, principalmente, ad animare il racconto e’ la relazione sentimentale che si instaura tra il medico e la regina Caroline Mathilde. Questi sono, dunque, i tre personaggi chiave del romanzo: un Re gracile ed affetto da problemi di salute mentale per rappresentare la ormai decadente realtà monarchica, un medico affascinante con idee rivoluzionarie simbolo dell’avanzante lotta al privilegio e del sentimento di libertà , ed una giovane donna, consegnata in sposa per preservare rapporti diplomatici tra due regni vicini, che darà alla luce una figlia frutto di un rapporto fedifrago, forse per dare l’idea di un futuro nuovo. In passato si è affermarto che gli avvenimenti narrati nel libro facciano riferimento ad eventi realmente accaduti, ed appositamente censurati, ma tuttavia, prescindendo da questa curiosità , il testo, così pensato e realizzato, stupisce per la sua originalità . I dialoghi sono poco serrati ed utilizzati nella giusta misura, le descrizioni dei protagonisti sono molto accurate e il modo il cui l’autore si alterna tra ricostruzioni storiche e analisi della profondità dell’ animo umano dimostra una inconsueta eleganza stilistica, di certo rara tra i suoi contemporanei. Il romanzo non è propriamente di natura romantica, si percepisce uno studio di fondo e a distanza di un’ epoca che non si è vissuta, non facendo sorgere,quindi, dubbi sul messaggio di fondo contenuto nel testo. La maniera in cui le trame sono narrate da l’idea di grande meticolosità , di una ricerca verso tempi di narrazione scanditi come quelli di un orologio, e questo è di sicuro un pregio poiché dal principio attende le aspettative del lettore. Siamo certi del fatto che molte penne illustri, che hanno creato questo genere letterario, avrebbero scritto pagine più brillanti sul sentimento che ha unito i due amanti, ma il lavoro nel suo complesso è coerente e degno di essere citato tra la letteratura europea.
Antonio Vetrano