Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di presentazione della quarantesima edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, che si terrà in Fiera Milano dal 15 marzo al 18 marzo 2016.
MCE è da sempre il punto di riferimento per i principali attori nazionali e internazionali del settore dell’idrotermosanitario, un ruolo che i numeri confermano: ad oggi è stato occupato già il 90% dello spazio espositivo, per 1600 aziende espositrici, di cui il 40% estere, da 53 Paesi. E marzo è ancora lontano.
MCE rappresenta un comparto industriale a forte innovazione tecnologica e sempre più strategico nello scenario economico mondiale ma anche e soprattutto tra le mura di “casa nostra”, con circa 46200 addetti su tutto il territorio nazionale. I dati di Anima, diffusi oggi alla conferenza, raccontano di un settore, l’idrotermosanitario, in continua crescita: lo dimostrano il +2,2% (pari a 10 mld di euro) registrato nell’ultimo anno e l’ulteriore incremento del 1,4% previsto per il 2016.
Una tecnologia tutta italiana capace di valicare i confini, con un export che realizza il 62% del fatturato: un mercato estero che nel 2015 è incrementato del 2,5% e che conferma il trend nelle previsioni 2016.
Un’eccellenza che è resa possibile dalla capacità di innovazione, segno distintivo del settore, che è testimoniata dall’ammontare degli investimenti e che ha registrato negli anni una continua crescita: dai 303 mln del 2014 ai 311 mln del 2015, fino alla previsione di 316 mln per il 2016.
E la parola chiave per lo sviluppo di tutto il comparto è “integrazione“. Ce lo racconta la ricerca “L’utente finale e le tecnologie di risparmio energetico“, commissionata da MCE al Politecnico di Milano e presentata oggi in conferenza.
Per la prima volta è stato indagato in profondità il mercato delle tecnologie per l’efficienza energetica nel settore residenziale italiano e i trend dei prossimi tre anni.
Quali tecnologie, quali investimenti e quali benefici per le persone che scelgono di installare prodotti e sistemi per l’efficienza energetica nelle loro case? La ricerca vuole rispondere a questi interrogativi, mettendo in evidenza quali sono le soluzioni dal rendimento più efficiente, i costi e il futuro risparmio: un’analisi che diventa un utile strumento per indirizzare le scelte di acquisto dei consumatori, grazie anche alla realizzazione di unvideo ad hoc che fornirà ai consumatori in modo facile e intuitivo consigli e suggerimenti per rendere la propria casa più “green”.
La ricerca MCE evidenzia che il risparmio energetico negli edifici è un driver di sviluppo del settore, con 12,8 mld di euro di investimenti previsti nei prossimi tre anni.
Ma come si compongono i quasi 13 mld di euro? Oltre la metà degli investimenti previsti (7,2 mld) deriverà dalle soluzioni per l’efficienza energetica (soprattutto pompe di calore, che da sole valgono 5 mld di euro; caldaie a condensazione e sistemi di building automation), 4 mld dalle soluzioni di generazione distribuita da fonti rinnovabili, soprattutto nell’ambito termico (caldaie a biomassa e solare termico), e 1,62 mld di euro dalle soluzioni integrate e i sistemi di home appliances.
Nel prossimo futuro tutte le soluzioni indicate saranno destinate sempre più a comunicare tra di loro. E allora spazio all’integrazione intelligente tra gli impianti, grazie all’uso di tecnologie innovative, che consentano di monitorare le utenze e di massimizzare l’efficacia degli interventi residenziali.
Ma non solo grandi sistemi: l’integrazione può riguardare tutti gli elettrodomestici della casa, compresi quelli “bianchi”, come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, cucine, forni a microonde, etc., che integrati con i sistemi di building automation, hanno prestazioni più efficienti, più convenienti economicamente, con una maggiore sicurezza e comfort.
La ricerca infine offre una fotografia della distribuzione territoriale delle tecnologie, in funzione del consumo elettrico e termico delle abitazioni. Il Nord e il Centro vedranno una maggiore diffusione di soluzioni di generazione di energia termica come caldaie a condensazione e pompe di calore in aggiunta a rinnovabili; nel Sud invece saranno le soluzioni di generazioni elettrica per la climatizzazione estiva che troveranno maggiore sviluppo, quali ad esempio le pompe di calore.
Domotica, building automation, zero energy building, integrazione fra soluzioni e sistemi, fra mondo elettrico e termico, fra involucro e impianto per una gestione coordinata e intelligente degli edifici, per la riduzione del consumo energetico, per la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali: a questo e molto altro MCE 2016 dedicherà i giorni della fiera, offrendo agli espositori, agli esperti del settore e a chiunque sia interessato una “piazza” di incontro, confronto e discussione per la costruzione di un futuro sostenibile, a partire dalle nostre case.