A Maghermore, una regione a sud di Dublino, si è da poco tenuto un flash mob organizzato da Dee Featherson. L’iniziativa è stata molto particolare poiché più di duemila e cinquecento donne di ventitré paesi differenti hanno deciso di spogliarsi e buttarsi nel freddo oceano. Ma cosa le ha spinte a provare un’esperienza del genere? Lo scopo che ha convinto tante persone a riunirsi su una spiaggia e a raccogliere i fondi è la ricerca contro il tumore. Questo bagno nudista è addirittura entrato nei Guinness World Record per l’incredibile numero di partecipanti. Anche la quota raggiunta è stata notevole, circa centocinquanta mila euro che saranno devoluti poi alla Aoibheann’s Pink.
La fondazione è nata nel 2010 grazie a Jimmy Norman che, dopo la morte della figlia di soli otto anni, ha deciso di sostenere la ricerca fondi per la lotta contro il tumore. Durante la difficile esperienza che ha vissuto, è entrato a contatto con svariati genitori con storie difficili alle spalle che non riuscivano economicamente a sostenere le innumerevoli spese mediche che comporta la malattia. Quindi, insieme con altri volontari, hanno aiutato sia psicologicamente sia finanziariamente le famiglie dei pazienti dell’ospedale di Crumlin.
La cosa che ha colpito l’attenzione pubblica però non è stata né il guadagno né la partecipazione quanto piuttosto il sentimento di unione tra le donne e la condivisa felicità. Molte di loro avevano cicatrici oppure non si sentivano a proprio agio fisicamente oppure avevano perso i capelli ma, nell’euforia comune, hanno messo tutte le paure e le ansie da parte per tuffarsi insieme e affrontare la malattia dimostrando che, per quanto difficile, si può sempre combattere.