Il deficit pubblico dell’Italia è salito a 128,3 miliardi di euro nel primo semestre del 2023, in aumento del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo ha portato il rapporto deficit/PIL al 5,2%, in aumento rispetto al 4,6% del primo semestre del 2022.
Deficit dell’Italia nel 2023, cosa sta succedendo?
Il deficit è aumentato a causa di una serie di fattori, tra cui la crescita della spesa pubblica, la diminuzione delle entrate fiscali e la guerra in Ucraina.
La spesa pubblica è aumentata del 5,5% nel primo semestre del 2023, a causa di una serie di fattori, tra cui l’aumento delle spese per pensioni, sanità e welfare. Le entrate fiscali sono diminuite del 0,8% nel primo semestre del 2023, a causa della diminuzione della crescita economica e dell’aumento dell’evasione fiscale.
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto negativo sull’economia italiana, causando una diminuzione della crescita e un aumento dell’inflazione. L’aumento del deficit pubblico è un problema per l’Italia, in quanto potrebbe portare a un aumento dei tassi di interesse e a un indebolimento della credibilità del paese.
I fattori che hanno contribuito all’aumento del deficit
I fattori che hanno contribuito all’aumento del deficit pubblico italiano nel primo semestre del 2023 includono:
- La crescita della spesa pubblica: la spesa pubblica è aumentata del 5,5% nel primo semestre del 2023, a causa di una serie di fattori, tra cui l’aumento delle spese per pensioni, sanità e welfare.
- La diminuzione delle entrate fiscali: le entrate fiscali sono diminuite del 0,8% nel primo semestre del 2023, a causa della diminuzione della crescita economica e dell’aumento dell’evasione fiscale.
- La guerra in Ucraina: la guerra in Ucraina ha avuto un impatto negativo sull’economia italiana, causando una diminuzione della crescita e un aumento dell’inflazione.
Gli effetti dell’aumento del deficit
L’aumento del deficit pubblico italiano potrebbe avere una serie di effetti negativi, tra cui:
- Un aumento dei tassi di interesse: un deficit pubblico elevato potrebbe portare a un aumento dei tassi di interesse, rendendo più costoso per il governo italiano finanziarsi.
- Un indebolimento della credibilità del paese: un deficit pubblico elevato potrebbe indebolire la credibilità dell’Italia agli occhi degli investitori, rendendo più difficile per il paese ottenere prestiti.
- Una minore crescita economica: un deficit pubblico elevato potrebbe portare a una minore crescita economica, in quanto il governo italiano deve utilizzare risorse che potrebbero essere utilizzate per investimenti in infrastrutture, istruzione e ricerca.
Il commento del ministro Giorgetti
“Non rispettiamo il rapporto Deficit/PIl al 3% ma la situazione complessiva non induce a ritenere di fare politiche pro-cicliche che alimentano la recessione e quindi l’asticella si sposta a un livello di ragionevolezza“, spiega Giorgetti, il Ministro dell’Economia. Poi aggiunge: “Credo che alla Commissione ci siano delle persone che hanno fatto e fanno politica, diversamente dai banchieri centrali che fanno il loro mestiere e decidono in autonomia da altri tipi di considerazione, comprenderanno la situazione“. Poi il ministro conclude dichiarando che: “Non vedo la correlazione con il Mes che dipende da altri tipi di valutazioni, onestamente questa retorica di uno scambio tra il Mes e scostamenti vari non l’ho mai posta e mai ne ho sentito parlare“.
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