Era atteso da molti ma finalmente il testo del decreto taglia prezzi è arrivato sulla Gazzetta Ufficiale. Cosa c’è al suo interno? Quali sono le misure previste?
Decreto taglia prezzi, perché
“Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina“, questo il nome del decreto talgia prezzi che ha come obiettivo quello di mitigare i danni che la guerra tra Ucraina e Russia sta creando.
Conseguenze non solo politiche ma soprattutto economiche anche verso il nostro paese che sta affrontando, ad esempio, un incremento spropositato dei prezzi di benzina e gas. Questi due sono solo alcuni dei “settori” al centro del nuovo decreto.
Crediti d’imposta
All’interno del decreto sono previsti dei crediti d’imposta verso le imprese:
- alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022 ed è riconosciuto qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;
- alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale. Il credito è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Aiuti per il settore dell’Autotrasporto
Altra importante parte del decreto sono le misure in aiuto del settore degli autotrasporti. Misure per alleviare i danni che questo settore sta fronteggiando causa guerre, ecco alcuni esempi:
- l’istituzione di un fondo di 500 milioni;
- la riduzione delle accise sul gasolio per autotrazione;
- nuovi fondi per ‘marebonus’ e ‘ferrobonus’ pari a circa 38,5 milioni di euro, in aggiunta alle risorse già previste. Si tratta di contributi per incentivare il trasporto delle merci via mare e attraverso le ferrovie togliendolo dalla strada e per favorire lo sviluppo dell’intermodalità;