Il peso massimo dei lanciatori targato SpaceX ce l’ha fatta. Dopo giorni di fibrillazione, Falcon Heavy ha debuttato in grande, staccandosi dal launch pad 39 A di Cape Canaveral quando in Italia erano le 21 e 46. Un lancio da manuale anche per un altro aspetto: il recupero di due dei tre booster che compongono il primo stadio del lanciatore: prima i due laterali che sono atterrati sulle piattaforme di Cape Canaveral mentre quello centrale – che avrebbe dovuto concludere la sua missione nella piattaforma Ocisly al largo delle coste della Florida- è scivolato in acqua per via di un problema all’accensione dei motori. “Anche l’Europa è pronta – ha commentato il presidente dell’Asi Roberto Battiston – Musk però ha fatto di più: da visionario, ha dimostrato che si possono prendere razzi usati e farli volare di nuovo in maniera affidabile. Nessuno ci credeva, dopo i primi tentativi falliti“
A bordo del Falcon, un carico d’eccezione: una Tesla, auto prodotta dallo stesso Elon Musk rosso fiammante con a bordo Starman un manichino che indossa un prototipo delle tute che Space X ha creato per i prossimi astronauti che arriveranno sulla ISS a bordo della capsula Dragon V2.
Starman e la Tesla sono stati inseriti in un orbita eliocentrica con afelio, il punto più lontano dal Sole, nelle vicinanze dell’orbita di Marte. La Tesla inoltre, è equipaggiata con tre camere che riprenderanno il suo viaggio. Falcon Heavy è il più potente razzo operativo attualmente a disposizione con i suoi 70 metri di altezza, una capacità di carico pari a 60 tonnellate e i 2,2 milioni di chili di spinta al decollo, forniti da 27 motori. Progettato per portare missioni umane sulla Luna e su Marte, promette di trasportare carichi utili a un terzo del costo degli attuali lanciatori.