La cifra record di 650 milioni di euro – il maggiore singolo contributo della storia ad un’operazione WFP – è servita a finanziare il programma Emergency Social Safety Net (Rete di Sicurezza Sociale d’Emergenza – ESSN) in Turchia. Si tratta di un programma innovativo che fornisce assistenza mensile in contanti ad oltre un milione di rifugiati, sopratutto siriani, che vivono in Turchia. Il sostegno dell’Unione Europea dà la possibilità alle persone di rispondere ai bisogni primari, come cibo, affitto, medicine, vestiario.
“In questo periodo davvero difficile, l’Unione Europea ha mostrato leadership, dedizione e un forte impegno a salvare vite”, ha detto David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP. “Al WFP siamo enormemente grati per i contributi record dell’Unione Europea negli ultimi due anni e saremo felici di continuare a lavorare assieme affinché nessuno sia lasciato indietro”.
Fondamentali, lo scorso anno, oltre 116 milioni dei finanziamenti dell’UE alla lotta alla carestia, laddove conflitti e gravissime siccità hanno minacciato milioni di vite in Somalia, nel Sud Sudan, nello Yemen e nel nord-est della Nigeria. Di questa cifra, 53 milioni sono stati utilizzati in Yemen, dove 17 milioni di persone continuano ad affrontare la più grave crisi alimentare al mondo, per fornire assistenza alimentare vitale e assicurare accesso al WFP e altre organizzazioni umanitarie attraverso il Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite (UNHAS) gestito dal WFP, e per le operazioni marittime.
Il finanziamento dell’Unione Europea è stato anche cruciale nel creare un futuro migliore e in salute per i bambini, specialmente sostenendo il WFP nella fornitura di sostegno nutrizionale a donne incinte e che allattano e a bambini al di sotto dei cinque anni. I pasti a scuola, finanziati dall’UE, hanno aiutato migliaia di bambini a non abbandonare la scuola e a crescere forti e in salute.
Grazie alla generosità dell’Unione Europea, il WFP ha potuto sostenere le comunità vulnerabili con assistenza alimentare in cibo laddove disastri climatici e conflitti hanno devastato i raccolti e distrutto i mercati mentre l’innovativa assistenza in denaro ha dato alle famiglie la possibilità di scelta nell’acquistare il cibo e i beni di cui avevano maggior bisogno. Il sostegno aereo e logistico finanziato dall’UE ha aiutato altresì il WFP e altre agenzie umanitarie a raggiungere quanti vivono nelle aree più remote.
L’Unione Europea ha continuato ad essere un partner essenziale nel trovare modi di affrontare alla radice le cause della fame. Lo scorso anno, il WFP, l’Unione Europea e altri partner hanno pubblicato il Global Report on Food Crises, uno studio finalizzato ad aiutare decision-makers a riconoscere e affrontare situazioni di insicurezza alimentare prima del verificarsi delle crisi.
Nel complesso, l’Unione Europea insieme ai suoi stati membri costituiscono il maggiore donatore del WFP, con un contributo, nel 2017, di oltre 2,7 miliardi di euro.