Il Consiglio europeo ha valutato l’attuale situazione epidemiologica, una situazione senza precedenti che suscita gravissime preoccupazioni. Si è compiaciuto dei progressi finora compiuti in materia di coordinamento generale a livello di UE nella lotta contro la COVID-19, compresa la raccomandazione per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione.
Invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri a proseguire lo sforzo globale di coordinamento sulla base delle migliori conoscenze scientifiche disponibili, in particolare per quanto riguarda le norme di quarantena, il tracciamento transfrontaliero dei contatti, le strategie in materia di test, la valutazione congiunta dei metodi diagnostici, il riconoscimento reciproco dei test e la limitazione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE. Il Consiglio europeo ritornerà periodicamente sulla questione.
Accogliendo con favore i lavori, a livello dell’UE, sullo sviluppo e la distribuzione di vaccini, il Consiglio europeo ribadisce la necessità di definire un solido processo di autorizzazione e di monitoraggio, creare capacità di vaccinazione nell’UE e garantire un accesso ai vaccini equo e a prezzi abbordabili. Il Consiglio europeo incoraggia inoltre l’ulteriore cooperazione a livello mondiale.
Cambiamenti climatici
Per conseguire l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE per il 2050, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi, l’UE deve aumentare le proprie ambizioni per il prossimo decennio nonché aggiornare il quadro per le politiche dell’energia e del clima. In tale contesto, il Consiglio europeo ha discusso la comunicazione della Commissione intitolata “Un traguardo climatico 2030 più ambizioso per l’Europa”, compresa la proposta di un obiettivo di riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030, nonché le iniziative necessarie per realizzare tale ambizione.
Ricordando le sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo ritiene che l’obiettivo aggiornato debba essere raggiunto collettivamente dall’UE nel modo più efficiente in termini di costi. Tutti gli Stati membri parteciperanno a tale sforzo tenendo conto delle circostanze nazionali e di considerazioni di equità e solidarietà. Tutte le pertinenti normative e politiche dell’UE devono contribuire al nuovo obiettivo 2030 e al raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica, nel rispetto della parità di condizioni ed evitando la rilocalizzazione delle emissioni di CO2.
Consiglio europeo e i suoi consigli
Il Consiglio europeo invita il Consiglio a portare avanti i lavori su questo programma. Invita la Commissione a svolgere consultazioni approfondite con gli Stati membri per valutare le situazioni specifiche e fornire maggiori informazioni sull’impatto a livello di Stati membri. Il Consiglio europeo tornerà sulla questione nella riunione di dicembre al fine di concordare un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030 e di comunicare all’UNFCCC, entro la fine dell’anno, l’aggiornamento del contributo determinato a livello nazionale (NDC) dell’UE.
Il Consiglio europeo invita anche tutte le altre parti a presentare un aggiornamento dell’NDC. Sottolinea l’importanza di un’azione forte e coordinata mediante una diplomazia climatica europea attiva al fine di unire le forze sulla scena mondiale per portare avanti ulteriormente la causa della lotta ai cambiamenti climatici.