Il Consiglio ha adottato oggi conclusioni che richiedono ulteriori risposte rafforzate a livello dell’UE per contrastare le minacce ibride sul Covid-19, compresa la disinformazione, e rafforzare la resilienza. Il Consiglio osserva che le nuove tecnologie e crisi, come la pandemia in corso, offrono agli attori ostili l’opportunità di espandere le loro attività di interferenza. Questi rappresentano un’ulteriore sfida per gli Stati membri e le istituzioni dell’UE, oltre alla crisi stessa.
Minacce ibride sul Covid-19: le dichiarazioni del Consiglio
Il Consiglio riconosce che la pandemia di COVID-19 rende l’UE e i suoi Stati membri più vulnerabili alle minacce ibride. Tali minacce comprendono la maggiore diffusione della disinformazione e delle interferenze manipolatorie. Affrontare tali minacce, in particolare le attività informatiche dannose, la disinformazione e le minacce alla sicurezza economica, richiede un approccio globale che preveda una cooperazione e un coordinamento efficaci.
La pandemia di COVID-19 ha chiarito che sono necessari sforzi intensificati per proteggere l’Unione europea, i suoi Stati membri, le loro società e le istituzioni dell’UE dalle minacce ibride e dai loro effetti dannosi. Dobbiamo proteggere le nostre società e istituzioni democratiche da tali minacce, in particolare migliorando la nostra resilienza e rafforzando ulteriormente i nostri strumenti a livello comunitario e degli Stati membri.Markus Kerber, Segretario di Stato presso il Ministero federale dell’interno, dell’edilizia e della comunità
In tale contesto, il Consiglio riconosce che l’approccio dell’UE per affrontare la disinformazione è multidisciplinare e coinvolge più parti interessate. Il Consiglio invita la Commissione e l’alto rappresentante a migliorare ulteriormente le risposte a livello dell’UE, tenendo conto dei danni economici e sociali, nonché dei possibili danni alla salute pubblica causati dalla disinformazione e dall’uso maligno delle nuove tecnologie emergenti, compresa l’intelligenza artificiale.
Il Consiglio esorta inoltre a proseguire gli sforzi volti a rafforzare le task force StratCom del SEAE e a sviluppare il sistema di allarme rapido al fine di sviluppare una piattaforma globale per gli Stati membri e le istituzioni dell’UE.
Invita la Commissione a sviluppare ed eventualmente ad attuare ulteriori requisiti di trasparenza per le piattaforme online. L’obiettivo di tali requisiti sarebbe quello di promuovere una sfera pubblica digitale ben funzionante, sviluppare una maggiore responsabilità e migliorare la trasparenza nell’affrontare la disinformazione.
Il Consiglio osserva che l’impegno diplomatico e le misure sono uno strumento europeo efficace. Ciò si aggiunge al rafforzamento della resilienza, che rimane uno dei compiti più importanti ed è al centro degli sforzi europei per contrastare le minacce ibride.
Infine, il Consiglio invita la Commissione e l’alto rappresentante a svolgere un ruolo attivo nell’affrontare le vulnerabilità paneuropee, anche nel garantire la sicurezza e la resilienza delle catene di approvvigionamento nell’ambito della sicurezza economica, e a proporre iniziative volte a rafforzare la resilienza e a migliorare le risposte, se del caso, con la dovuta considerazione delle tecnologie emergenti.