Il Consiglio Europeo ha adottato una modifica della direttiva IVA che introduce un’esenzione temporanea dall’IVA applicabile alle importazioni e a talune cessioni e prestazioni in risposta alla pandemia di COVID-19. La direttiva “acquisto e donazione” permetterà alla Commissione e alle agenzie dell’UE di acquistare più facilmente beni e servizi al fine di distribuirli gratuitamente agli Stati membri nel contesto della crisi sanitaria pubblica in corso.
IVA: cosa prevede l’esenzione?
Con questo aggiornamento, gli acquisti di beni e servizi effettuati da un organismo dell’UE per conto degli Stati membri per rispondere all’emergenza causata dalla pandemia di COVID-19 sono temporaneamente aggiunti all’elenco delle operazioni esenti di cui alla direttiva IVA. La nuova esenzione consentirà maggiori donazioni agli Stati membri e alle loro istituzioni, poiché solleverà gli organismi dell’UE dagli oneri amministrativi e di bilancio che ostacolavano il processo.
Grazie a questa modifica la Commissione e le agenzie dell’UE potranno sfruttare al meglio il bilancio dell’UE per far fronte alle conseguenze della pandemia di COVID-19. Una volta terminata l’attuale situazione di emergenza saranno ripristinate le aliquote IVA applicabili.
Informazioni generali e prossime tappe
La Commissione ha presentato la sua proposta il 12 aprile 2021 per ovviare al fatto che le esenzioni dall’IVA sugli acquisti effettuati da un organismo dell’UE erano limitate a quelli effettuati per l’uso ufficiale di tale organismo. Le esenzioni non si applicavano infatti agli acquisti per donazioni a favore degli Stati membri o, ad esempio, delle autorità sanitarie o degli ospedali, dal momento che questo non era considerato un uso ufficiale. Questa esenzione dall’IVA amplierà le risorse disponibili per la fornitura di beni e servizi agli Stati membri nel contesto della pandemia di COVID-19.
Affinché ne beneficino le misure già in corso per contrastare gli effetti della pandemia, la direttiva si applicherà retroattivamente dal 1º gennaio 2021.