ll Consiglio Europeo ha adottato la sua posizione in prima lettura su Orizzonte Europa, il programma quadro pluriennale dell’UE per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027 (“il programma”). Ciò fa seguito a un accordo raggiunto lo scorso dicembre con il Parlamento europeo che apre la strada alla rapida adozione della proposta di regolamento che istituisce Orizzonte Europa in seconda lettura.
L’odierna adozione della posizione del Consiglio ci allontana solo di un passo dall’adozione definitiva del più ambizioso programma comunitario di ricerca e innovazione finora. Ai nostri ricercatori vengono forniti gli strumenti necessari per il loro prezioso contributo alla nostra resiliente ripresa economica dalla crisi covid-19 e alla rapida transizione verso un’economia verde e digitale.Manuel Heitor, ministro portoghese della Scienza e della Tecnologia e dell’Istruzione Superiore
Il regolamento stabilisce la struttura e gli obiettivi del programma, il bilancio, le forme di finanziamento dell’UE e le norme per la concessione di tali finanziamenti. Esso prevede che il 35 % della spesa per le azioni finanziate nell’ambito del programma dovrà contribuire agli obiettivi climatici.
Disciplina inoltre la cooperazione internazionale tra l’UE e i paesi terzi nel campo della ricerca e dell’innovazione.
Rispetto al suo predecessore, Orizzonte Europa introduce:
- un approccio cluster per affrontare le sfide sociali,
- un approccio semplificato per quanto riguarda i partenariati europei,
- un approccio orientato alla missione,
- il Consiglio europeo dell’innovazione (EIC),
- una maggiore apertura verso nuovi partner, pur mantenendo l’eccellenza come principale criterio di selezione,
- norme semplificate, maggiore certezza del diritto e meno oneri amministrativi per i beneficiari e gli amministratori dei programmi.
Cos’è il Consiglio Europeo
Il Consiglio europeo definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’UE. Non fa parte dei legislatori dell’UE e pertanto non negozia né adotta leggi dell’UE. Stabilisce invece l’agenda politica dell’Unione, generalmente adottando nelle sue riunioni “conclusioni” che individuano le questioni problematiche e le azioni da intraprendere.