Raccontare la storia del Congo è un modo per gettare luce su una parte di storia mondiale, quella africana, che pochi conoscono. Ma è anche un modo per aprire uno spiraglio su una vicenda ancora più ampia, legata al significato e all’evoluzione dell’appartenenza a una dimensione umana – quella dei ‘neri’ – che presenta infinite sfumature.
È una storia avvincente e drammatica, che passa attraverso lo sfruttamento colonialista delle terre africane, l’ipocrisia delle versioni di comodo offerte dai bianchi, i sit-in dei ragazzi neri nei perbenisti Stati Uniti degli anni ’60, il velleitario progetto di Mobuto per un grande Zaire, le danze pugilistiche di Mohammad Alì, gli enormi interessi economici che ruotano attorno alle risorse minerarie africane.
Seguendo queste tracce, il Professor Paolo Colombo darà vita, martedì 10 gennaio al Teatro Palladium di Roma, ad una “lezione-spettacolo” che, nella doppia veste di docente universitario e di autore, lo vedrà illustrare aspetti affascinanti e inesplorati del continente nero accompagnando il suo testo con materiali multimediali predisposti dal Dott. Pietro Cuomo, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Non uno spettacolo nel senso classico del termine né, appunto, una conferenza, quanto, invece, una sorta di ibrido tra le due cose, che rientra nel progetto “Storia e Narrazione” di cui Colombo è ideatore e promotore da tempo: un format culturale avvincente che affronta gli argomenti più vari, accomunati dall’utilizzo della dimensione narrativa per raccontare la Storia attraverso le storie in una maniera originale e accessibile a tutti.