Il conflitto in medio oriente si allargherà? È questa la domanda che assilla un po’ tutti fin dal momento in cui la recrudescenza della contrapposizione in Palestina è lievitata fino allo stato attuale. Le ultime vicissitudini lasciano davvero sgomenti: l’attacco da parte di Israele all’ambasciata dell’Iran in Libano. La risposta con la pioggia di droni e missili dell’Iran stesso e tutta la conseguente guerra di dichiarazioni non fa presagire nulla di buono.
Abbiamo riunito le dichiarazioni che ci sono sembrate più significative e ve le proponiamo integralmente qui.
Le dichiarazioni di Israele e Iran
Benyamin Netanyahu dice che l’Iran deve attendere “nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l’attacco, proprio come ha fatto fare a Israele”
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian dice che eventualmente la risposta dell’ Iran sarà “immediata, più forte e più ampia” ed ha ha descritto l’attacco del suo Paese a Israele come una questione di “legittima difesa”
Abolfazl Amouei del Comitato per la Sicurezza nazionale del Parlamento iraniano ha dichiarato che Teheran è “pronta a usare un’arma che non abbiamo mai usato”. Israele dovrebbe considerare i suoi prossimi passi e “agire con saggezza”.
Intanto, la destra estrema israeliana spinge per una rappresaglia profonda e tremenda mentre Biden si defila un poco confermando appoggio a Israele ma insistendo per il non coinvolgimento diretto degli USA. La Russia non commenta granché ma rilascia solo qualche sottolineatura qua e la con il suo ministro degli esteri.
La vera novità è che gli altri paesi limitrofi a Israele nella regione, a partire dalla Giordania, hanno dato una mano allo stato ebraico molto sostanziale.
I Paesi arabi
I Paesi arabi hanno trasmesso silenziosamente informazioni sui piani di attacco di Teheran, hanno aperto il loro spazio aereo agli aerei da guerra, hanno condiviso informazioni sul tracciamento radar e, come nel caso della Giordania, hanno dato una mano con i propri caccia.
(Wall Street Journal)
L’Arabia Saudita avrebbe ammesso il suo coinvolgimento nella difesa di Israele contro l’attacco iraniano di sabato sera. Media ebraici citano una fonte della famiglia reale saudita, secondo cui le forze di Riad hanno partecipato all’operazione grazie alla quale sono stati intercettati i droni e i missili iraniani lanciati contro Israele. Operazione che ha coinvolto Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Giordania, mentre dagli Emirati sarebbero arrivate informazioni di intelligence sui piani di Teheran.
(Wall Street Journal)
La Cina
E la Cina? Poche dichiarazioni e prese di posizione ufficiali in perfetto stile cinese, ma non per questo mancanti nell’ambito dello scacchiere internazionale.
“Si ritiene che l’Iran possa gestire bene la situazione e risparmiare alla regione ulteriori sconvolgimenti pur salvaguardando la propria sovranità e dignità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Li
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