Introduce: Federica Flocco, giornalista
Modera: Anna Copertino, giornalista
Presenta: Adolfo Fattori, sociologo
Intervengono gli autori.
Iocisto, la libreria di tutti, è nata attraverso l’uso consapevole dei social networks che sono stati capaci di unire persone che non si conoscevano con un risultato concreto: una volontà comune che ha realizzato poi praticamente e dal basso una vera e propria realtà commerciale ed associativa.
Con la presentazione del libro “il coltello e la rete” in libreria entra il tema della rete e dell’uso civico delle nuove tecnologie da vicino gli individui e la società in cui viviamo e ha moltissime ricadute nei processi di cui siamo testimoni negli ultimi anni.
IL COLTELLO E LA RETE è un reportage , scritto a più mani, che racconta di una ricerca-azione svolta con giovani alunni e studenti in diversi ambienti formativi, finalizzata a conoscere ed esplorare il mondo e la contemporaneità nell’era digitale, per scoprire quanto è più bella la tecnologia quando viene usata in maniera consapevole.
Il COLTELLO E LA RETE, partendo da questa prospettiva, ha coinvolto quattro diverse strutture – la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, l’Ic Marino Santa Rosa, l’Iti Galileo Ferraris e l’Università Suor Orsola Benincasa – per poi raccontare le esperienze realizzate in tre ambienti formativi diversi.
Un tema quello dell’uso civico delle tecnologie nel XXI° secolo che si ritiene centrale ed ineludibile per sollecitare e sviluppare, soprattutto tra i giovani, un approccio alla conoscenza e all’uso maggiormente responsabile delle tecnologie, utile anche per ripensare a modelli di produzione, consumo e comportamenti, oggi socialmente e culturalmente predominanti, che in questa epoca dimostrano, sia alla
scala locale che a quella globale, contraddizioni e limiti stridenti.
Proprio in questa fase storica a riprova di ciò assistiamo a vicende funeste, in cui in uno scenario inquietante, saturo di conflitti tra etnie e religioni ed interessi economici e geo-politici contrapposti, che mette in discussione vecchi e consolidati equilibri planetari, la corsa agli armamenti sembra superata da quella per la supremazia nell’uso delle tecnologie mediatiche più avanzate: un uso perfido e distruttivo della rete, di internet, e del potere dell’immagine, su cui le forze del terrore in questo momento appaiono particolarmente efficienti e organizzate.
Di contro sembra ancora inadeguato e frammentato il fronte di chi individua nell’uso civico e consapevole delle tecnologie una possibilità di miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo e del pianeta, semmai con un taglio critico e non appiattito sul mito del progresso e della crescita e sulle magnifiche sorti e progressive delle tecnologie.