La fase 2, che l’Italia sta per affrontare dal prossimo 4 Maggio, vedrà la riapertura di molte attività commerciali. Per capire meglio chi potrà tornare aprire e chi no, ci sono i codici Ateco che indentificano le attività lavorative in Italia.
Ma cos’è il codice Ateco?
Il codice Ateco è una combinazione alfanumerica che va a identificare una ATtività ECOnomica. Le lettere individuano il macro-settore economico mentre i numeri (da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le specifiche articolazioni e sottocategorie dei settori stessi. Il codice Ateco è di fondamentale importanza per l’apertura di una partita IVA essendo una condizione necessaria ed obbligatoria per ottenere la partita IVA. Infatti, bisogna occorre comunicare all’Agenzia delle Entrate la tipologia dell’attività che intendiamo svolgere sulla base della classificazione Ateco 2007. Tale comunicazione è necessaria affinché ciascuna attività sia classificata in modo standardizzato ai fini fiscali, contributivi e statistici.
Le attività economiche che riaprono nella fase 2
Dal 4 maggio, data di inizio della fase 2 annunciata dal premier Giuseppe Conte all’interno della conferenza stampa del 26 aprile, potranno ripartire numerose attività. Le prime a ricominciare saranno quelle del settore manifatturiero, tessile, moda, automotive, comparto del vetro, costruzioni. Il commercio al dettaglio, e cioè i negozi, dovranno attendere il 18 maggio. Mentre bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti potranno ripartire soltanto il 1° giugno. Per una visione d’insieme e per capire nel dettaglio quali attività economiche potranno riaprire è sempre possibili consultare online il DPCM con all’interno tutti i codici ATECO delle varie attività lavorative.
Riapertura con tutte le precauzioni
Secondo quanto ha spiegato il premier Conte, l’elenco delle attività sarà via via aggiornato nei prossimi giorni. Inoltre, per tutte le attività che riapriranno vige la regola della sicurezza su lavoro e del distanziamento sociale. Il premier ha sottolineato: “Nessun assembramento sarà consentito“. Le attività dovranno essere in grado di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro firmati dal Governo e da tutte le parti sociali alcuni giorni fa.