Buio fittissimo, un’atmosfera rarefatta e un senso diffuso di paura. Se questo clima vi ricorda istintivamente un cimitero di notte, sappiate che questo è solo l’anticamera di qualcosa che trae spunto dal miglior cinema horror, ma che poi viene rivisitato in una chiave del tutto nuova e spettacolare. Stiamo parlando del “Circo de los Horrores” che, dal 29 ottobre all’8 dicembre, sarà ospitato dalla Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta.
Un milione e mezzo: questa la cifra eclatante di spettatori registrati in tutto il mondo, dall’America Latina a Miami fino ad arrivare in Europa in Spagna. E così il mirabolante show sbarca anche in Italia, prima a Milano, Roma, Torino e di recente a Palermo, dove ha regalato ai visitatori grandissime emozioni, riscuotendo un enorme successo, ed ora a Napoli, che ha visto solo fino ad oggi la vendita di 10mila biglietti.
Ma perché quest’idea è così vincente? La critica parla di un amalgama ben congegnato di diversi elementi: il circo appunto, poi il teatro, il cabaret e i tratti caratterizzanti degli horror movie e del cinema in bianco e nero. E a leggere le tante recensioni sparse in giro per il web, il pubblico conferma pienamente la riuscita di questo spettacolo, infarcito, pur nel background di terrore, di note umoristiche di spessore e di una notevole sensibilità artistica che rendono dunque gli scenari dello splatter fine a se stesso ben lontani.
Dimenticatevi palloncini e zucchero filato e siate pronti ad immergervi in uno show nato da un’idea dell’artista circense Suso Silva, sette anni fa. Immancabili i riferimenti ai grandi film e libri horror, come dimostra Silva in persona che conduce il pubblico all’interno dello show nei panni di Nosferatu. E poi Debora la Vampira, le bambine possedute (due impressionanti contorsioniste che replicano un momento di possessione in stile “Esorcista”), la monaca macellaia, Bellcebu il demonio, il Matto, Grimo il pagliaccio (chiarissima la citazione dell’immortale romanzo di Stephen KIng IT), e ancora il becchino, la vedora nera, la mummia putrefatta (rappresentata con dei nastri in volo che si perdono tra le bende), Suso clown e il patibolo della morte. Il tutto è ambientato nel XIX secolo, in un antico cimitero gotico dove aleggiano ululati di lupi, strazianti urla e l’inquietante rumore della sega a motore.
Adrenalina e suspense garantite perché “Il circo è morto, noi lo facciamo risorgere”, parola di Suso Silva!
Tutte le info e i dettagli qui: http://www.circodeloshorrores.com/italia/
N.B. Lo spettacolo è sconsigliato ai minori di 12 anni.