La rassegna cinematografica Incontri con la cultura russa è arrivata alla X edizione e quest’anno presenta, nella splendida città di Verona, una serie di film dedicati ad Andrej Konchalovskij, un registra molto amato non solo in Russia ma anche all’estero. Andrej Konchalovskij, proviene da una famiglia di artisti e intellettuali russi dalla quale ha ereditato un formidabile estro creativo che ha saputo dimostrare in tanti settori, specialmente in quello musicale che poi ha abbandonato a favore del cinema, perché più congeniale. Andrej Konchalovskij è considerato un artista di fama a livello mondiale e si è fatto apprezzare non solo in Russia ma anche all’estero, specialmente in America dove ha lavorato per alcuni anni per poi ritornare nel proprio paese e seguirne le dinamiche.
Andrej Konchalovskij non è solo un famoso regista, ma anche un grande autore di sceneggiature come il famoso Andrej Rubliov di Andrej Tarkovskij e un grande produttore di opere teatrali, specialmente classiche, molte delle quali ispirate ai lavori di Anton Cechov. Il regista è anche un grande ammiratore dell’Italia e quest’anno renderà omaggio al nostro paese con un film, il Peccato, girato in Italia sul grande genio di Michelangelo Buonarroti.
La rassegna propone 6 film di Konchalovskij attraverso i quali lo spettatore viene a contatto con la vera “anima russa”, personaggi comuni che la cinepresa del registra rende protagonisti di storie profonde che esaminano i risvolti psicologici delle anime, indagandone l’esistenza e restituendo allo spettatore pellicole di grande valore. La rassegna propone una serie di film che ripercorrono la sua carriera artistica, dalle prime sceneggiature fino al penultimo film Paradise del 2016. Dalla rassegna, purtroppo, sono state escluse le produzioni del quinquennio americano che avrebbero consentito allo spettatore di cogliere la poliedricità del regista in grado di adattarsi a tempi e situazioni diverse mai a danno della sua creatività.
Calendario degli incontri 2019
L’INFANZIA DI IVAN– anno 1969, regia di Andrej Tarkovskij – Lunedì 14 gennaio 2019
E’ un film sulla guerra, la Grande Guerra patriottica ovvero la seconda guerra mondiale vista attraverso gli occhi di un bambino a cui gli orrori del conflitto tolgono il dono dell’infanzia. Il dodicenne Ivan si ritrova solo, senza più famiglia nel bel mezzo della guerra la cui crudeltà affronta con sogni e flashback che gli ricordano il periodo felice con la famiglia e lo catapultano in un mondo fantastico nel quale immagina come sarebbe potuta essere la sua vita.
IL PRIMO MAESTRO – anno 1965, regia di Andrej KonÄalovskij – Lunedì 21 gennaio 2019
Il film, girato interamente in uno sperduto paesino del Kirghižistan, è tratto dall’omonimo romanzo di C. AJtmatov e racconta la storia di un maestro che deve portare istruzione ai bambini del villaggio. Il regista, in una pellicola in bianco e nero, affonda la telecamera sulle reticenze della popolazione difronte a quel tentativo imposto dall’alto (siamo nel 1924, primo anno del potere dei Soviet) di stravolgere le proprie abitudini fatte di superstizioni e vecchie usanze. La popolazione si mostra ostile al vento rivoluzionario portato dal maestro (Lenin è al potere ed è da poco terminata la rivoluzione) perché non gli appartiene, lo sente estraneo, inutile.
ANDREJ RUBLJOV –anno 1966, regia di Andrej Tarkovskij – Lunedì 28 gennaio 2019
Il film è ambientato nella Russia del ‘400 e racconta la storia del noto pittore di icone russe Andrej Bubljov e del legame tra arte e vita. La città nella quale vive il pittore, Vladimir, è invasa dai tartari e diventa scenario di terribili violenze durante le quali egli stesso si troverà ad uccidere. Nel frattempo Bubljov affronta una profonda crisi spirituale che gli impedisce di raffigurare il male e alcuni immagini sacre. Scioccato da tutto ciò, decide di isolarsi e di smettere di dipingere per lungo tempo. Il film è una panoramica sull’arte, l’amore, la morte e la religione vissuta da un uomo del tempo.
ZIO VANJA – anno 1970, Andrej KonÄalovskij – Lunedì 4 febbraio 2019
Il film è un adattamento dell’opera omonima di Anton Cechov ed è ambientato in epoca prerivoluzionaria. La storia narra la vita apparentemente tranquilla di PetroviÄ Vojnickij (zio Vanja) e di sua nipote Sonja nella proprietà terriera del professore Serebrijakov. L’arrivo dell’illustre professore e della giovane moglie turba le loro esistenze che nonostante tutto però continuano nel perenne grigiore e nella desolante monotonia quotidiana. Con quest’opera Cechov ha voluto mostrare l’apatia della società borghese dell’epoca, sottolineandone la mancanza di volontà nel cambiare le cose che sentono ostili.
IL PROIEZIONISTA – anno 1991, regia Andrej KonÄalovskij – Lunedì 11 febbraio 2019
Il film è una panoramica sulla vita politica e sociale della Russia durante il periodo della dittatura di Stalin. Attraverso gli occhi del proiezionista Ivan, che viene prelevato di nascosto dal KGB per proiettare film da far vedere a Stalin, lo spettatore vive le vicende personali di Ivan e della sua famiglia vittime del potere e della violenza staliniane.
PARADISE – anno 2016, regia Andrej KonÄalovskij – Lunedì 18 febbraio 2019
E’ una pellicola in bianco e nero che affronta gli orrori dell’olocausto e dei campi di concentramento attraverso le vite di tre persone che, difronte ad una cinepresa in un ipotetico paradiso, vengono interrogati sulle loro azioni durante quel brutto periodo.
STORIA DI ASJA KLJACINA CHE AMO’ SENZA SPOSARSI – anno 1967, regia di Andrej KonÄalovskij –Lunedì 25 febbraio 2019
La storia si concentra intorno alla vita della contadina Asja e delle sue vicende amorose con due uomini. La storia di Asja è un pretesto per raccontare la comunità rurale russa di quegli anni. Il film fu bloccato dalla censura brezneviana e gli venne cambiato il titolo. Fu ugualmente non distribuito in URSS e la sua proiezione si ebbe solo a partire dal periodo di Gorbaciov.
ASJA E LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO – anno 1994, regia di Andrej KonÄalovskij – Lunedì 4 marzo 2019
Con questo film il regista vuole mostrare al pubblico la vera “anima russa”, quella che sopravvive nella periferia russa, contraria ad ogni forma di cambiamento e innovazione, passiva e fatalista, legata alle sue piccolezze quotidiane sempre univca e immutabile nel tempo.
LE NOTTI BIANCHE DI UN POSTINO – anno 2014, regia di Andrej Konchalovskij – Lunedì 11 marzo 2019
Il film è ambientato nella regione di Archangelsk, in uno sperduto villaggio rurale sul lago Kenozero e narra la storia di un postino che vive i drammi delle persone a cui consegna la posta che col tempo gli rivelano le vicende che li addolorano. Il regista riesce magistralmente a cogliere l’essenza dei personaggi che nella realtà non fanno parte di cast di professionisti, perché sono realmente gli abitanti che interpretano se stessi. Spettacolari sono le immagine e le riprese del villaggio.
LA CASA DEI MATTI – anno 2002, regia di Andrej Konchalovskij – Lunedì 18 marzo 2019
Lo sfondo è la guerra cecena e un manicomio i cui ospiti, grazie all’arrivo della guerra, possono godere di una improvvisa liberà. Il film è stato girato anche con attori non professionisti alcuni dei quali provenienti da reali manicomi. Il film è stato premiato leone d’Argento a Venezia.
articolo presente in www.sguardoadest.it