Il decennio degli anni ’60 rappresenta un periodo di grande fermento e innovazione per il cinema, sia in Italia che nel resto del mondo. È un’epoca di rottura con le convenzioni del passato, di sperimentazione e di nuovi linguaggi, che riflettono i cambiamenti sociali e culturali in atto.
In Italia:
- Il decennio si apre con la “commedia all’italiana”, genere satirico e grottesco che denuncia i vizi e le contraddizioni della società italiana del boom economico. Film come “La dolce vita” di Federico Fellini (1960), “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi (1961) e “Il sorpasso” di Dino Risi (1962) diventano icone di un’epoca.
- Michelangelo Antonioni emerge come uno dei maestri del cinema d’autore con la sua “trilogia dell’incomunicabilità”: “L’avventura” (1960), “La notte” (1961) e “L’eclisse” (1962).
- Sergio Leone rivoluziona il genere western con la sua “Trilogia del dollaro”: “Per un pugno di dollari” (1964), “Per qualche dollaro in più” (1965) e “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966).
- Pier Paolo Pasolini porta sullo schermo la sua poetica visionaria e politica con film come “Accattone” (1961), “Mamma Roma” (1962) e “Il Vangelo secondo Matteo” (1964).
Nel resto del mondo:
- La Nouvelle Vague francese, nata alla fine degli anni ’50, continua a influenzare il cinema con il suo stile anticonformista e la sua attenzione alla soggettività. Film come “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard (1960) e “Jules e Jim” di François Truffaut (1962) sono esempi emblematici.
- Il cinema americano vive una fase di rinnovamento con la nascita del New Hollywood, che si contrappone al classicismo hollywoodiano. Registi come Stanley Kubrick (“2001: Odissea nello spazio”, 1968), Arthur Penn (“Bonnie and Clyde”, 1967) e Mike Nichols (“Il laureato”, 1967) realizzano film che affrontano temi controversi e sperimentano nuove tecniche narrative.
- Il cinema sovietico vive un periodo di rinascita con registi come Andrej Tarkovskij (“L’infanzia di Ivan”, 1962) e Aleksandr Sokurov (“La madre e il figlio”, 1966).
Nuove tecnologie e generi:
- L’introduzione di nuove tecnologie, come il dolly e la steadicam, permette una maggiore libertà di movimento e fluidità nelle riprese.
- Nascono nuovi generi cinematografici, come il film di fantascienza (“2001: Odissea nello spazio”, “Il pianeta delle scimmie” (1968)), il thriller psicologico (“Psyco” (1960), “Rosemary’s Baby” (1968)) e il film horror (“La notte dei morti viventi” (1968)).
Un’epoca di grandi film e grandi registi:
Il cinema degli anni ’60 è un’epoca di grande creatività e innovazione, che ha dato vita a film che sono rimasti nella storia del cinema. È un decennio che ha visto la nascita di alcuni dei più grandi registi di tutti i tempi, come Fellini, Antonioni, Leone, Pasolini, Godard, Truffaut, Kubrick, Penn e Tarkovskij.
L’eredita del cinema degli anni ’60
Il cinema degli anni ’60 ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. È un decennio di rottura con le convenzioni del passato, di sperimentazione e di nuovi linguaggi, che ha dato vita a film che continuano ad essere ammirati e studiati ancora oggi.
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