L’incidente di caccia avvenuto nel salernitano dove un bambino di 12 anni è stato ferito al petto da una fucilata esplosa dalla zio ha riacceso tragicamente i riflettori sul disastro della sanità campana e sull’odissea-soccorsi nel Cilento.
“Durante la discussione della legge di stabilità della Regione Campania – denuncia Michele Cammarano, consigliere regionale del M5S – ho proposto un emendamento in cui chiedevo un impegno da parte della Regione Campania affinché si creasse una rete di aree per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri del servizio di elisoccorso adoperando anche terreni di proprietà regionale, provinciale o comunale, campi sportivi e aree similari utilizzabili anche di notte e 365 giorni l’anno”.
“Tra l’altro la Regione Campania – continua Cammarano – aveva a disposizione lo strumento del regolamento europeo 965/12 che permette di utilizzare campi sportivi e spazi aperti, dopo una valutazione tecnica di agibilità condotta dal personale del 118, tecnici dell’elisoccorso e dell’Enac”. “Il caso del ragazzo vittima di un incidente di caccia – sottolinea – ci pone drammaticamente di fronte alla triste realtà di intere comunità tagliate fuori da un tempestivo soccorso”.
“Noi del Movimento 5 Stelle siamo da sempre attenti alle piccole e grandi vertenze dei territori – attacca Cammarano – e non perdiamo occasione per rivendicare questi bisogni all’interno del Consiglio regionale. L’emendamento presentato, se non fosse stato bocciato con un voto contrario da parte della maggioranza di De Luca, ora avrebbe contribuito a dotare di un servizio essenziale e indispensabile i cittadini che risiedono in territori così vasti”.
“L’attuale amministrazione regionale deve assumersi la responsabilità politica delle proprie non scelte – sottolinea Cammarano – oltre agli spot e slogan sulla sanità i problemi restano irrisolti con grave danno per i cittadini campani”.