Il ‘caro bollette’ ci da un inizio di anno non proprio “buono”, dopo gli auguri arriva la realtà che presenta il conto subito ed è un conto salato. Un conto che riguarda le bollette energetiche che ogni famiglia ha nel suo budget mensile di spesa e che hanno preso “il volo”. Rincari che si aggirano per l’energia elettrica intorno al 48% e per il gas intorno al 61%.
Altro che film del terrore questa e una realtà ‘da paura’. Non che si sia nuovi a questo trend ascendente dei prezzi e del costo delle bollette ma quello che veramente spaventa è l’entità dei rincari che hanno percentuali a due cifre e, poi, in alcuni casi addirittura a tre cifre.
l ‘caro bollette’ quanto ci costa?
Teniamo conto che già il 2021 si era chiuso con un bel rincaro delle bollette energetiche sempre con percentuali a due cifre: fra il 17 ed i 25% e gas fino al 50% . Questo è un rincaro che ha il sapore di un salasso bello e buono se si somma all’altro senza soluzione di continuità. Le motivazioni, poi, di questi rincari sono anche abbastanza chiari: costa di più la materia prima e quindi si scarica tutto sull’utente finale, come al solito.
Il ‘caro bollette’ cosa si fa?
Occorre una manovra del governo che scongiuri gli effetti negativi. Quella appena varata con la legge di bilancio di fine anno ma non ancora attuata, dovrebbe evitare che le bollette relative all’energia elettrica e al gas domestico pesino sui bilanci familiari italiani con un rincaro di circa 1.200 euro in più all’anno.
Sono 3.7 miliardi di euro quelli stati stanziati dal governo. Si va dalla detassazione degli oneri in bolletta e l’abbassamento di varie accise da un lato e dall’altro la possibilità di rateizzare la propria bolletta in 10 soluzioni. Solo, però, per le famiglie e le piccole imprese con fornitura fino a 16,5 KW.
Le associazioni dei consumatori che dicono?
Critiche e non poco le associazioni dei consumatori che ritengono in grande parte insufficiente questi provvedimenti.
Massimiliano Dona – Unione Nazionale Consumatori
“Una scappatoia insufficiente”. “E’ la prova del nove che il governo si attende una stangata senza precedenti e che i 3,8 miliardi finora previsti per contenere i rialzi sono ritenuti dall’esecutivo stesso del tutto inadeguati.
Per questo, invece di limitarsi a prevedere la rateizzazione delle bollette, rinviando soltanto la mazzata, dovrebbe raddoppiare gli stanziamenti, congelando temporaneamente la riforma dell’Irpef o prevedendo un’aliquota straordinaria per i redditi più alti come aveva proposto inizialmente Draghi”
Più tenera ma nella sostanza ugualmente scettica Assoutenti che si allinea alle perplessità già citate in precedenza.
Furio Truzzi – Assoconsumatori
“Siamo sulla buona strada ma ancora non basta, ed è necessario uno sforzo in più sul fronte della rateizzazione delle bollette, ma in considerazione dei rincari già scattati nel 2021 e di quelli che colpiranno luce e gas nel 2022, riteniamo che il periodo di rateizzazione di 10 mesi sia insufficiente.
E’ necessario consentire a famiglie e imprese la possibilità di rateizzare le bollette per 24 mesi, in modo da diluire il più possibile i maxi-rincari e sostenere la capacità di spesa dei cittadini e garantire liquidità alle aziende.”
Come risolvere?
Le analisi sono sempre puntuali e molto articolate, anche giuste per alcuni versi perché sottolineano come si continui a riversare sui consumatori finali tutto il carico degli aumenti. Poco si mette in evidenza come la ricaduta di questi rincari non sia solo diretta ma anche indiretta.
Tutti i produttori ad ogni livello lamentano rincari dovuti ad aumento del costo della materia energetica e dei trasporti ed anche quelli si comincia a vedere come si stanno riverberando sui prezzi al consumo di generi anche di prima necessità alimentari e non solo.
L’azione del governo, diciamolo chiaramente, dovrebbe essere molto più pesante e cercare di andare ad incidere di più in maniera da dare sollievo al portafogli degli italiani. Questo pacchetto è un ottimo inizio ma deve essere seguito da tanti altri provvedimenti ad hoc che vadano ad intervenire in maniera decisiva sulle situazioni più scabrose.
Questo che è stato definito il governo dei migliori e che gode di grande credibilità internazionale deve ora mettere il suo marchio su azioni più concrete che calmierino e tengano la barra dritta ai mercati che rischiano di impazzire come cavalli imbizzarriti per paura o per azioni speculative portate ad arte.