Il “Cantico dei Cantici” della Bibbia è stato il cuore dell’intervento di Benigni al festival di Sanremo. Una scelta non originale per il comico toscano ma che ha riscosso comunque un certo successo. La spiegazione del “Cantico dei Cantici” fatta da Benigni ha messo l’accento su dettagli insoliti per un’esegesi: la fisicità dell’amore e l’eros che entrano a pieno titolo in un testo sacro.
Il Canto dei Cantici: la spiegazione di Benigni
Roberto Benigni è stato uno degli ospiti della terza serata del festival di Sanremo. Tornato dopo nove anni come ospite, mentre quarant’anni fa partecipò come conduttore, il comico toscano ha riservato al pubblico dell’Ariston e ai telespettatori un classico degli anni più recenti della sua carriera: la lettura con commento di un brano classico. Il brano scelto per questa occasione è stato un libro della Bibbia, il “Cantico dei Cantici“, che Benigni ha prima illustrato e poi letto. Il premio Oscar per La vita è bella in questi anni ha riscosso molto successo con le sue letture e commenti a brani della tradizione, come ad esempio la “Divina Commedia”.
Cos’è il Cantico dei Cantici
Tra i libri che compongono l’Antico Testamento della Bibbia, il “Cantico dei Cantici” è uno dei più brevi. Il suo linguaggio ricco di immagini allegoriche è solo uno degli elementi che lo rendono così interessante. Vediamo quali sono gli altri:
- La sua composizione è attribuita al re Salomone, padre del re Davide, di cui Gesù sarà discendente diretto, noto, oltre che per la sua saggezza, anche per aver scritto diversi altri cantici.
- Il vero significato dell’espressione “Cantico dei Cantici” è “Cantico per eccellenza”, non “Cantico tra i Cantici” come creduto dai più.
- Canta l’amore reciproco, a tratti anche passionale, tra un uomo chiamato re e una donna chiamata la sulammita che, dopo essersi allontanati, si cercano e si trovano.
- A partire dall’VIII secolo d.C. Il Cantico fu adoperato nella liturgia pasquale ebraica divenendo poi uno dei cinque megillot letti durante le feste.
Una spiegazione per il Cantico dei Cantici
Seppure brevissimo il “Cantico dei Cantici” è il libro dell’Antico Testamento che ha prodotto più teorie contrastanti. Alcuni esegeti hanno perfino sollevato dubbi sulla sua canonicità. I poemi attraverso i quali i due giovani dichiarano il proprio amore l’uno all’altra sono considerati una metafora. L’amore tra il re e la sulammita, altro non è, secondo gli Ebrei, una rappresentazione dell’amore di Dio per il suo popolo. Con l’avvento del Cristianesimo, poi, il focus si è spostato fino a considerare l’amore tra i due giovani il simbolo dell’unione di Gesù con la Chiesa. Nell’antichità era letto durante le celebrazioni di matrimoni e ancora oggi alcuni brani sono tra le letture più scelte per la liturgia del matrimonio.