«Il percorso espositivo alla Certosa di Padula, ha seguito il filo conduttore che già ripropose le celle di clausura, a partire dal 2002, come spazio ideale e laboratorio d’elezione dei nuovi fermenti più vitali dell’arte contemporanea. Una vocazione che si arricchisce oggi, con un evento di rilevanza internazionale, grazie al contributo di autentici protagonisti della tendenza aniconica della creazione artistica, nelle sue declinazioni astratte», Luigi Russo e Sara Ciocio, Il cammino delle certose. I percorsi dell’anima. Padula foto&video, in «Positano News», 29 luglio 2017); della stessa San Martino con la mostra del 21 luglio 2017, prendendo spunto dall’affresco di Luca Giordano nella Cappella del Tesoro e dal tema biblico di Giuditta e Oloferne, basata su magnifiche opere del Seicento e Settecento accanto a maestri dell’arte contemporanea: Lucio Fontana, Alberto Burri, Luca Maria Patella, Anish Kapoor, Louise Bourgeois, Giacinto Cerone, Paolo Mussat Sartor, etc.; di San Giacomo di Capri, il 22 luglio 2018, con due installazioni, quella del grande volume Leviticus di Hermann Nitsch, storico dell’attivismo viennese, e dell’artista di origine rumena Radu Dragomirescu; a completamento dell’evento, due opere di Vettor Pisani ispirate ai dipinti di Diefenbach esposti nella certosa.
Dall’idea di una rete ideale e antica che univa le tre certose si è arrivati a definire un cammino moderno che unisce credenti e laici in un viaggio nella storia, per riscoprire luoghi suggestivi ed emozionanti», con al centro della scena la violenza sul corpo e sulla materia.
Alla presentazione hanno partecipano: Antonio Lampis (direttore generale Musei – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo); Corrado Matera (assessore allo sviluppo e promozione del turismo – Regione Campania); Rosanna Romano (direttore generale per le politiche culturali e turismo – Regione Campania); Antonio Bottiglieri (presidente della Scabec – società campana beni culturali); Francesco Buranelli (presidente della Commissione tutela monumenti Santa Sede); Leonardo Di Mauro (docente di storia dell’architettura all’Università degli studi di Napoli Federico II); Silvio Perrella (scrittore e saggista); e Andrea Viliani (direttore del Museo MADRE).
«Il progetto è stato l’occasione per una nuova interpretazione dei temi della violenza, del conflitto religioso, della redenzione e della meditazione, con capolavori dell’arte antica e dell’ arte contemporanea.
Il volume rappresenta anche una più generale riflessione sulla ricerca di un rapporto con la religione, la filosofia e il ripensamento di un’arte che esprima il senso di vicinanza a una spiritualità laica.
Dall’idea di una rete ideale e antica che univa le tre certose si è arrivati a definire un cammino moderno che unisce credenti e laici in un viaggio nella storia, per riscoprire luoghi suggestivi ed emozionanti» (dal sito del Polo Museale Campania).