E’ ufficiale: il fenomeno argentino Lionel Messi ha firmato il rinnovo del contratto con il Barcellona. Guadagnerà 20 milioni all’anno più 5 milioni bonus fino al 2018 e sarà ufficialmente il giocatore più pagato nel mondo del calcio. Cifre indubbiamente esagerate, considerando la crisi economica che sta affrontando l’Europa. Se, però, andiamo ad analizzare gli stipendi dei giocatori più pagati della NBA, la lega americana di basket, notiamo come gli ingaggi siano visibilmente più alti. Il minimo salariale di uno sportivo del NBA va da circa 398.000 dollari annui per le matricole a 1.100.000 dollari per i veterani con più di 10 stagioni alle spalle. Il minimo federale di un calciatore di Serie A, invece, è di poco più di 2000 euro. Nel 2005 Damiano Tommasi, pilastro della Roma e nel giro della nazionale, firmò un contratto con la Roma per 1500 euro mensili; Ruben De la Red, ex giovane centrocampista del Real Madrid, ritiratosi nell’ottobre del 2008 per disturbi cardiaci, arrivò a ricevere dal Real Madrid una pensione minima di 1500 euro.
In media il giocatore più pagato in una squadra della NBA guadagna dai 10 ai 20 milioni di dollari, risultando più retribuito del calciatore più rimunerato della Serie A, Daniele De Rossi, che intasca 6,5 milioni di euro. L’atleta più pagato della NBA è Kobe Bryant, stella dei Los Angeles Lakers che guadagna 30,453,000 di dollari. Il campione di Filadelfia ha, inoltre, a Novembre 2013, rinnovato il suo contratto per altri 2 anni assicurandosi un guadagno di 23,5 milioni di dollari per il 2014/2015 e 25 per il 2015/2016. Il secondo cestista americano più pagato risulta Dirk Nowitzki, star dei Dallas Mavericks che ottiene 22,732,380 dollari. Il terzo è Amar’e Stoudemire, ala grande dei New York Knicks, che guadagna 21,679,893 dollari. La classifica dei paperoni del calcio europeo è più bassa rispetto a quello dei campioni del basket. Parlando solo degli stipendi base pagati dalle società al netto di premi partita – vittoria in Champions, campionato e altre coppe – e di introiti pubblicitari, Messi, come detto, occupa il primo posto. Neymar, attaccante brasiliano del Barcellona al centro di polemiche l’estate scorsa, si piazza al secondo posto e intasca annualmente 18 milioni; Cristiano Ronaldo è il terzo, percependo 17 milioni di euro.
Un elemento che contraddistingue profondamente il basket dal calcio è il Salary Cap, il tetto salariale che serve a regolamentare il giro di denaro nelle leghe professionistiche e che decreta la somma di denaro che ogni squadra può pagare per gli ingaggi dei propri giocatori. Il livello massimo salariale per il campionato 2014-2015 sarà di 63,2 milioni di dollari. Questa regola è stata introdotta dalla NBA per creare competitività tra le squadre ed evitare che i team con nomi altisonanti possano ingaggiare tutti i giocatori più forti. Insieme alla Salary cap c’è la Luxury tax, una multa che i team devono pagare alla Lega se superano il tetto salariale. Ogni squadra che avrà un monte stipendi superiore a 63,2 milioni di dollari dovrà pagare un dollaro di multa per ogni dollaro eccedente la cifra di $77 milioni, la cifra limite della Luxury Tax.
C’è stata, però, una rivoluzione nella serie cadetta del calcio italiano. A partire dal prossimo anno, tutte le squadre che parteciperanno alla Serie B dovranno rispettare un tetto individuale dei salari di 150mila euro lordi per la quota fissa e altri 150mila per la quota variabile – i bonus -. Un totale di 300 mila euro potrà essere sforato ma pagando penalizzazioni in termini monetari. Quest’ottimizzazione delle spese eliminerà stipendi enormi per evitare perdite di società che rischiano di fallire nel giro di pochi anni.
Il giornale inglese Sporting Intelligence ha stilato una classifica del monte salari delle società sportive professionistiche di tutto il mondo per il 2014. La ricerca ha coinvolto 294 squadre di 12 Paesi per quindici leghe professionistiche differenti e sette sport: calcio, baseball, basket, football americano, hockey su ghiaccio, cricket e football australiano. Il Manchester City dello sceicco Mansour è la prima in graduatoria con un monte ingaggi medio per giocatore di 6,470 milioni di euro l’anno. Al secondo e terzo posto si collocano due squadre della MLB Usa, la lega professionistica di baseball: i NY Yankees e i LA Dodgers, con stipendi medi annui di 6,4 e 6,2 milioni di euro. Il Real Madrid e il Barcellona (6,051 e 5,940 milioni di euro) si piazzano ai piedi del podio. La prima squadra di Serie A presente in classifica è la Juventus. La vecchia signora occupa il diciottesimo posto della graduatoria con una media stipendi di 3.863.624 euro. Inoltre, nella classifica dei campionati basata sulla media totale degli stipendi delle squadre, calcisticamente la Premier League (2,575 milioni di euro) si piazza prima delle altre: la Bundesliga ha una media di stipendi pari a 1,766 milioni di euro mentre la Liga si classifica al 9° posto con 1,47 milioni euro. La Serie A è settima con una media di 1,591 milioni di euro annui individuali. La prima lega in assoluto è la NBA: al suo interno 441 giocatori e 30 società con una media di 3,6 milioni di euro annui per giocatore.
Le cifre nel calcio sono smisurate. Ma negli altri sport è così differente?