Se vogliamo trarre un bilancio sui danni del maltempo in questo inizio 2021, la situazione non è rosea per il nostro territorio.
Maltempo, danni e bilancio di questo inizio 2021
Quando parliamo di danni e maltempo, la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente l’agricolutura. Questo settore, infatti, è da sempre il più scoperto e il più vulnerabile al maltempo. Gli effetti – secondo l’ultima raccolta dati della Coldiretti – si fanno sentire con terreni coltivati allagati, piante sradicate, stalle, campi sepolti dalla neve. Difficoltà si registrano a macchia di leopardo in molte regioni con richieste di stato di calamità per la perdita dei raccolti di stagione. Se è la neve a creare problemi in montagna, in pianura si fanno i conti con gli allagamenti mentre preoccupa il livello dei fiumi. Tra gli altri si segnalano i terreni coltivati finiti sott’acqua da Terracina nel Lazio alle campagne di Alghero e Olmedo dove sono allagati cavolfiori, cavolo rosso, patate, finocchi, carciofi, fave, grano ed erbai ma anche fragole e vigneti che possono subire dei danni per asfissia radicale.
Danni naturali
Il maltempo ha colpito non solo l’agricoltura ma anche gli insediamenti naturali. Esempio è stata la frana di grosse dimensioni ad Amalfi, nel Salernitano. Una imponente quantità di terra e massi è caduta dalla montagna che sovrasta il comune costiero finendo sulla statale 163 ‘Amalfitana’ e, da lì, sul lungomare sottostante, nei pressi di un ristorante. Al momento, la costiera amalfitana risulta spezzata in due. Stando a quanto si apprende, non ci sarebbero persone coinvolte, ma sono in corso le operazioni di verifica. Il cedimento e’ avvenuto subito dopo il tunnel che da Amalfi conduce in direzione di Positano.
Danni strutturali
Infine, ci sono i danni alle strutture che a causa del maltempo hanno subito danni enormi. Qualcuno ha sentito un boato nella notte del 12 febbraio, intorno alle due, nel cuore di un’area a forte rischio sismico. A Casamicciola, sull’isola d’Ischia, è crollata una parte consistente della struttura delle “Terme La Rita”, trecento metri quadrati su tre livelli, circondata da altri edifici fortemente danneggiati dal terremoto del 21 agosto 2017, che a Casamicciola provocò due morti.