“Il Bene torna comune” è l’iniziativa della Fondazione CON IL SUD per promuovere l’uso “comune” dei beni culturali delle regioni meridionali e permetterne una più ampia fruibilità da parte della collettività, come strumento di coesione sociale.
L’iniziativa è nata nell’ambito della terza edizione del Bando Cultura rivolto alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia. Nella prima fase la Fondazione ha invitato gli enti pubblici e privati proprietari di immobili di rilevanza storico-artistica e culturale a proporre i propri beni come luoghi da valorizzare attraverso modalità che il territorio stesso sarà in grado di identificare.
Attraverso l’invito la Fondazione ha ricevuto oltre 220 candidature di beni inutilizzati che abbiamo deciso di raccogliere in questo spazio aperto e pubblico, per condividerli con le rispettive comunità locali. Gli immobili proposti saranno valutati dalla Fondazione sulla base di specifici criteri come le condizioni generali, il potenziale utilizzo per attività socio-culturali economicamente sostenibili, l’accessibilità e la fruibilità. I beni che saranno selezionati potranno accedere alla seconda fase del bando, che metterà a disposizione 4 milioni di euro di risorse private per sostenere la valorizzazione attraverso la realizzazione di attività socio-culturali.
L’individuazione degli immobili che accederanno al bando è indipendente dai commenti e dai contributi che potranno essere pubblicati dagli utenti del sito Ilbenetornacomune.it, al di là degli esiti della selezione (solo un numero molto limitato di beni potrà accedere alla seconda fase), vuole offrire a tutti la possibilità di proporre idee per un possibile utilizzo comunitario dei beni, contribuendo a promuoverli come luoghi della collettività.
“Il bene torna comune”, quindi, è uno spazio per condividere le storie, il valore e la bellezza dei beni al Sud, perché dalla comunità possono nascere le idee migliori per rendere i luoghi del passato vivi e fruibili anche nel futuro. L’obiettivo è portare all’attenzione dei decisori e dell’opinione pubblica il tema dell’utilizzo comunitario del patrimonio culturale attraverso innovazioni sociali, con la collaborazione di pubblico e privato sociale e la partecipazione dei cittadini.