Un sano sviluppo del bambino è tra gli obiettivi precipui di ogni buon genitore. Durante tutta la crescita, sarebbe opportuno accompagnarlo con attività che ne supportino la sua voglia naturale di apprendimento, in un clima di affetto e giuste premure. A tal proposito, non bisognerebbe mai sottovalutare, pensando erroneamente che non siano idonee ad una determinata età, tante azioni che invece possono contribuire ad ampliare in maniera determinante capacità cognitive, comportamentali e relazionali. Tra queste annoveriamo l’avvicinamento alla lettura.
Fin dalla nascita, il bambino è in grado ed è felice di ascoltare la voce umana. Leggergli e raccontargli delle storie significa dunque creare con lui una relazione intima ed intensa.
A 6 mesi il bambino è generalmente capace di afferrare un libro e portarlo alla bocca, ma è unicamente interessato a consistenza, forma, rumore e odore prodotti. Al massimo la sua attenzione può fissarsi su un’immagine, senza però riconoscerla.
Tra i 9 mesi e 1 anno, l’approccio al libro si trasforma. Lo sguardo del bambino si fa più attento e c’è un’iniziale presa di coscienza circa il “funzionamento” di un libro. Se un genitore o chi per egli glielo mostra, raccontandogli nel contempo una storia, comincia a strutturarsi un primo rapporto affettivo con l’oggetto-libro. La prima grande conquista avviene intorno all’anno di età: le immagini vengono finalmente riconosciute ed alcune vengono preferite ad altre.
E se un laboratorio, forte di questi premesse, ci insegnasse come, quando e cosa cominciare a leggere ai piccolissimi, fornendo un valido supporto per il linguaggio e lo sviluppo psicologico? Ci ha pensato la dott.ssa Anna Lamo, psicologa e psicoterapeuta, con il “Baule dei libri giocosi”, un progetto itinerante per la promozione della lettura prescolastica. L’abbiamo intervistata per farcelo illustrare.
I bambini si fanno portatori di un universo tutto loro, fatto di molteplici sfumature sociali, psicologiche, comportamentali. Come si sposa il suo laboratorio con questo mondo così variegato?
Il Baule dei libri giocosi nasce dall’idea che i bambini piccoli possono imparare a leggere allo stesso ritmo che imparano a chiamare gli oggetti con il proprio nome: leggere non una “cosa” della scuola, leggere è un modo per “mangiare” il mondo. Così come si nutre di latte materno, l’infante si nutre di esperienze e, i libri, sono strumenti magici per nutrire la psiche del bambino. Non è necessario imporre l’apprendimento ad un bambino, viene da sé, quello che invece gli adulti devono saper fare è offrire i giusti stimoli: tempi e modalità adeguate. Il Baule dei libri giocosi apre il coperchio e inizia la magia che coinvolge adulti e bambini: una varietà di libri adatti all’età di sviluppo del bambino sarà disponibile per essere “assaggiata, assaporata oppure rifiutata”.
Come può agire la lettura e in che misura nel processo di formazione del bambino?
Continuerò con la metafora della nutrizione: se vogliamo godere di un pasto ci sono delle situazioni concrete legate a colori, sapori, odori e ritmi, ci sono situazioni sociali e posturali che rendono il pasto più o meno piacevole, il baule, nella persona del conduttore, indica le modalità che permettono al piccolo uomo di godere di una buona lettura e ai genitori di valorizzare al meglio tale esperienza. L’equipe del Baule quotidianamente lavora su questa “presentazione” attraverso lo studio dei libri per bambini: materiali, immagini, contenuti e particolarità, portiamo avanti anche uno studio costante sulle teorie sullo sviluppo psicologico, emotivo e cognitivo del bambino per poi tradurle in azioni pratiche che vanno a sostanziare i laboratori, i corsi e tutti gli interventi. Ci sono regole e suggerimenti generali e poi c’è il bambino: nel nostro lavoro partiamo dal generale che un po’ omologa per arrivare al particolare che rende unici.
Ci piacerebbe che lei riservasse a tutti i genitori che leggeranno quest’articolo un consiglio, un monito, un invito. Faccia lei.
Spesso vado nelle librerie e mi spiace vedere genitori frettolosi che invitano i bambini a scegliere il libro che vogliono. Altre volte invece ci sono solo gli adulti a fare questa scelta: il libro e anche il processo per sceglierlo sono un veicolo di relazione. Quando pensate ai libri come oggetti che servono esclusivamente per allenare i bambini alla lettura o per ottenere buone performance scolastiche, trasformate un bambino libero di amare il mondo in uno schiavo della vita. Il libro rilassa, accompagna il lettore in più e più mondi, insegna, veicola informazioni, morali e etiche. Come il cibo, un libro entra dentro di noi, diviene parte di noi e ci condiziona. Nutritevi di alimenti sani: scegliete i libri insieme ai vostri figli e sceglieteli con cognizione.
Il Baule dei libri giocosi periodicamente fa recensioni di libri che ritiene meritevoli d’attenzione e quelli dei quali viene richiesta dall’editore, autore o illustratore. Potete leggerle sulla pagina di facebook IlbauleDeiLibrigiocosi.
I prossimi appuntamenti sono:
(per infanti 6 mesi/ 1 anno e mamme)
– a Sant’Arpino il 18 marzo
– a Santa Maria Capua Vetere il 21 marzo;
(per donne incinte)
– a Sant’Arpino 25 marzo
e ancora ad Aversa, Giugliano, Mondragone.
Sono in programma incontri periodici in diverse posti della Campania e non solo. Parteciperà a “maggio dei libri” con diverse iniziative. Per prenotare o ricevere informazioni su come ospitare il Baule in scuole, parrocchie, comuni, condomini, associazioni, case, biblioteche, librerie, potete contattare la referente: Dott.ssa Anna Lamo alla mail: lamoanna@libero.it