L’attuale assenza di una terapia profilattica e la mancanza di vaccini in grado di trattare o di prevenire lo sviluppo dell’AIDS rendono elevata la domanda di nuove terapie farmacologiche anti-HIV che siano efficaci, poco tossici e non concorrano a determinare la formazione di forme resistenti. Le ricerche condotte hanno permesso di individuare una nuova classe di principi attivi caratterizzati da una specifica attività anti-HIV e da un grado di tossicità particolarmente basso, che potrà pertanto consentire di effettuare trattamenti cronici prolungati dei soggetti che hanno contratto l’infezione minimizzando gli effetti collaterali del nuovo farmaco.
Le ricerche sono state condotte in collaborazione tra i gruppi di ricerca coordinati dal Prof. Bartolo Gabriele dell’Università della Calabria, dal Dr. Nicola della Ca’ dell’Università di Parma, dalla Dr.ssa Beatrice Macchi dell’Università di Roma – Tor Vergata, dal Prof. Roberto Romeo dell’Università di Messina e dal Prof. Antonio Mastino dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Cnr di Roma. I test farmacologici condotti in vitro hanno in effetti dimostrato come le nuove molecole presentino un rapporto tra attività anti-HIV e tossicità molto favorevole, in alcuni casi anche superiore a quello di molecole antivirali attualmente presenti in commercio come etravirina e ripilvirina”.
I risultati delle ricerche fin qui ottenuti sono stati oggetto di deposito di un brevetto congiunto dell’Università della Calabria, l’Università di Roma “Tor Vergata”, il Cnr di Roma e l’Università di Messina.
Gli ulteriori sviluppi delle ricerche attualmente in corso permetteranno di individuare molecole ancora più attive, per le quali sono previste delle sperimentazioni in vivo.