Grande successo da Deodato Arte a Milano per la collettiva “ICONS. Ultime tendenze NeoPop”, a cura di Christian Gangitano, che fino al 29 luglio coinvolge significativi artisti che offrono un’ampia panoramica sull’arte Pop, dagli anni Settanta ad oggi.
Le oltre trenta opere in mostra illustrano la peculiarità del NeoPop di veicolare contenuti legati al sociale, all’etica, all’allegoria e alla sottile analisi e critica della società contemporanea, trasformando questi messaggi in icone di forte impatto emozionale, da cui il titolo ICONS.
Christian Gangitano afferma: “Con l’abbattimento delle barriere tra fine-art e arti minori, a favore di un’arte per tutti, attraverso tecniche vicine al marketing e alla comunicazione, l’artista oggi diventa ‘griffe’. La Pop Art della prima ondata storica, di matrice prima europea e poi statunitense, è connotata come un’arte accessibile solo dal punto di vista iconografico ma non ancora completamente dal lato del collezionismo d’arte e della sua diffusione planetaria. L’arte Pop di oggi, divenuta NeoPop grazie alle nuove generazioni di artisti e nelle sue varie forme diventa accessibile, di vasta diffusione e più comprensibile, essendo legata a linguaggi e media-mix sempre più trasversali che vanno dalla street art, al web 2.0, al marketing, fino a fondersi con fashion e design, i confini tra le diverse discipline diventano sempre più flebili“.
L’arte NeoPop si manifesta e trae inspirazione dai brand dei prodotti globalizzati del consumo di massa, dal fumetto alle sub-culture fino alle campagne pubblicitarie, ai super eroi e ai divi del cinema. Capace di diffondersi rapidamente su ogni piattaforma, diventa immediatamente accessibile e riconoscibile e, per questo, soggetta a un’evoluzione costante, ben rappresentata nel percorso espositivo che coinvolge diversi artisti di spicco quali: Andy Warhol, Keith Haring, Mr. Brainwash, OBEY (Shepard Fairey), Takashi Murakami, Tomoko Nagao, Marco Lodola, Pao, Massimo Giacon, Matteo Guarnaccia, Felipe Cardena e Mr. Savethewall.
A cominciare da Andy Warhol, padre della Pop Art, di cui si ammirano le opere Marilyn Grey e The Beatles, i lavori in mostra evidenziano come le immagini simbolo della cultura di largo consumo siano divenute i soggetti privilegiati della nuova ondata figurativa: dagli eroi dei fumetti ai personaggi famosi divenuti riferimento e parte integrante dell’immaginario collettivo di diverse generazioni, dagli anni ’60 – ’70 ad oggi. Ricorre, ad esempio, la figura di Batman che appare ripetutamente nella serigrafia Super Heroes Mix di Massimo Giacon, nella light-box di Marco Lodola e ancora nell’opera di Pao Batman vs Penguin che allude alla lotta tra l’uomo pipistrello e il suo nemico, trasformato qui nel caratteristico pinguino protagonista di molti lavori dell’artista. Felipe Cardena con una serigrafia dai colori sgargianti si concentra invece su Spiderman, personaggio creato nel 1962 e oggi vera e propria industria di gadget, film e videogame.
Ispirazioni che derivano non solo dall’iconografia del fumetto ma provenienti anche da personalità del mondo della cultura, del cinema e della storia dell’arte sono presenti nei lavori di Mr. Savethewall, nelle opere di Mr. Brainwash – noto per le sue collaborazioni con Banksy – che con la tecnica stencil ritrae Charlie Chaplin e Mickey Mouse e in quelle di Matteo Guarnaccia che con Pedal sutra rimanda alla Beat Generation suggerendo una memoria di libertà e emancipazione dagli stereotipi culturali.
Insieme alle icone del nostro tempo emergono inoltre riferimenti all’attualità e al sociale, alle culture e alle forme di linguaggio che tornano ciclicamente in modo importante nella ricerca artistica. Lo si evince in mostra dalle litografie di Keith Haring che con il linguaggio della street art veicola con immediatezza i più importanti temi della sua epoca, traendo inoltre ispirazione da diverse correnti della storia dell’arte mondiale; dal riferimento all’arte antica italiana proposto da Felipe Cardena nell’opera La dama con l’ermellino che esprime la tendenza attuale di rendere come delle celebrities anche i soggetti di un dipinto; l’attenzione all’ecologia e all’ambiente si ritrova in Pacific Trash Vortex di Pao che evoca un’isola di rifiuti galleggiante sull’oceano.
L’ormai consolidato potere economico e culturale dell’Asia è ribadito attraverso le opere di Takashi Murakami, attivo a favore della divulgazione e accessibilità dell’arte che oggi si manifesta con disinvoltura su oggetti, brand, animazioni video e campagne pubblicitarie, come dimostra la sua collaborazione con Louis Vuitton.
Il tema degli immaginari collettivi e delle icone di largo consumo è perfettamente sintetizzato nei lavori Il Quarto Stato after Pellizza e Medusa Madrid Red di Tomoko Nagao che unisce le ultime tendenze dell’arte NeoPop con un linguaggio personale espresso con immagini digitali, stencil art e pittura.