(Adnkronos) – L’impatto delle nuove tecnologie come l’Intelligenza artificiale generativa “da qui al 2030 avrà ricadute globali per la crescita enormi stimate in “16 trilioni di dollari” e se caliamo questa realtà in Italia, “si stima un impatto possibile come un Pnrr all’anno, quindi parliamo di circa 240 miliardi all’anno, dal punto di vista di supporto alla crescita del nostro Pil”. A delineare il quadro è stato Stefano Rebattoni, Presidente e ad di IBM Italia, intervendo al confronto “Intelligenza artificiale, rischi e opportunità” organizzato oggi dall’Adnkronos, al Palazzo dell’Informazione di Piazza Mastai.
“Fin’ora – ha rilevato Rebattoni – abbiamo citato esperienze come ChatGPT che è stata importante per far conoscere la potenzialità finali, e pensiamo all’effetto Netscape per quello che è stato il World Wide Web e poi c’è stato l’e-business”. In questa cornice Rebattoni ha quindi ricordato il recente lancio di Watsonx, la nuova piattaforma AI e dati di IBM che ha un insieme di assistenti AI progettati per aiutare a scalare e accelerare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale con dati affidabili in tutta un’azienda.
“All’interno di questa piattaforma – ha ricordato Rebattoni – ci sono tutti gli strumenti di intelligenza artificiale”, Watsonx comprende infatti tre potenti prodotti tra cui lo studio watsonx.ai per nuovi modelli di fondazione, AI generativa e apprendimento automatico. Queste tecnologie, ha osservato Rebattoni, “possono essere calate in attività legate a ciclo passivo o legate ad attività alla clientela ma alcuni di questi moduli sono capaci fare anche un lavoro richiesto a centinaia di sviluppatori”. Da qui l’indicazione del top manager di IBM Italia dell’impatto esponenziale dell’Ia generativa sulla crescita di business e la crescita di un Paese.
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