Durante un normale sabato sera, una ragazza porta il cane giù per la quotidiana passeggiata. Che cosa potrebbe succedere? Apparentemente ben poco, ma è davvero così? Mentre faceva fare il giro per i giardinetti tra via Tripoli e corso Garibaldi, a Torino, al suo amato cucciolo di Shiba Inu di nome Kiro, nota che stringeva qualcosa tra i denti. Subito cerca di toglierglielo dalla bocca per evitare che lo ingoi, però appena stringe tra le mani l’oggetto che poco prima il suo amato amico a quattro zampe stava per mangiare, le si gela il sangue: non è della semplice spazzatura o un avanzo qualsiasi di cibo, è un wurstel con dentro dei chiodi arrugginiti. Pur essendo in preda al panico, riesce a recuperare parte di quel wurstel che, se non fosse stata così rapida e veloce, avrebbe sicuramente ucciso il suo povero e innocente cane. Il timore più grande è che l’animale abbia comunque ingoiato un pezzo del chiodo e decide, insieme alla madre, di portarlo al Centro Veterinaria Torinese. Qui i veterinari hanno eseguito prontamente delle radiografie e, dopo aver rilevato una piccola parte del chiodo nell’intestino, hanno deciso di non intervenire in maniera invasiva con un’operazione lunga e pericolosa, bensì mediante due iniezioni lo hanno indotto a vomitare in modo da espellere qualunque cosa avesse accidentalmente mangiato. Dopo avergli somministrato anche degli antibiotici, Kiro è stato finalmente riportato a casa.
Sembra che questo non sia stato neanche il primo caso. Già nell’ottobre del 2016, sempre a Torino, sono stati uccisi in questo modo ben quattro cani. Purtroppo i padroni non sono stati così veloci come la proprietaria di Kiro e hanno capito troppo tardi che i cani avevano ingoiato i wurstel. Inoltre Torino non è stata la sola città in cui ci sono trappole del genere: anche a Forcoli in provincia di Pisa, a Palermo, ad Ancona e a Torre Annunziata a pochi chilometri da Napoli. Per cercare di arginare il problema che sembra diffondersi a macchia d’olio in tutta Italia, molti padroni hanno denunciato casi del genere e sono intervenuti anche degli assessori che si sono mobilitati per ottenere l’intervento della polizia.
La questione è di grande rilevanza in quanto non riguarda unicamente i cani. I wurstel infatti non sono stati ritrovati in zone trafficate e centrali piuttosto in aree verdi e persino nelle vicinanze dei parchi per bambini, mettendo in questo modo in pericolo le vite di molti animali e anche umani. I bambini, non sapendo di cosa si tratta, potrebbero non solo giocare con questi oggetti pericolosi ma addirittura mangiarli contraendo gravi malattie come il tetano o un’infezione intestinale.