Sono gli italiani Paolo Amico, Sophie Muhlmann, il tedesco Arnd Christian Muller e la brasiliana Lygia de Almeida Marques i quattro artisti vincitori della prima edizione del Miap (Meneghetti International Art Prize). La cerimonia di premiazione si è svolta presso il borgo di Lìzori (Campello sul Clitunno) alla presenza del Presidente della Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti, Pamela Bernabei, del Direttore artistico Ermanno Tedeschi, di autorità locali, e di numerosi artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. 37 i finalisti (provenienti da 14 Paesi), selezionati tra i 341 artisti provenienti da tutto il mondo che erano stati chiamati a interpretare il tema di questa prima edizione del premio: “La funzione del bello nell’arte come elemento essenziale nella vita dell’uomo”.
Vincitore della sezione pittura è stato Paolo Amico (Italia) per l’opera Riflessioni con la motivazione: “perché l’opera rappresenta una riflessione sulla modalità di fare pittura oggi riconsiderando una visione analogica del mondo. La luce riporta il tema della bellezza dell’arte”.
Ad Arnd Christian Muller (Germania) è andato il premio per la sezione scultura con l’opera Sound Field. Per la giuria “l’opera è una combinazione di martelli unici fatti a mano in una composizione che fa sì che, quando questi sono insieme e sono attivati, si generi un gioco sonoro che si riverbera nell’ambiente acquisendo una spazialità differente. E i martelli rappresentano l’operatività dell’uomo faber e dell’uomo ludicus”.
Il premio per la sezione design è stato assegnato all’artista brasiliana Lygia de Almeida Marques per l’opera “Uomo con cappello” con la seguente motivazione: “Partendo dalle tre linee e un punto, secondo la declinazione classica del pieno e del vuoto costruisce un elemento artistico che illumina il volto della persona che lo indossa”.
Per la sezione moda, è l’italiana Sophie Muhlmann ad essersi aggiudicata la vittoria con “Bello, dichiarazione”. La giuria ha premiato questa creazione per “La semplicità e l’eleganza classica sottolineata dalla scritta ricamata sull’abito si completa con la sensibilità della dichiarazione di Bellezza a margine dell’opera”.
Ciascun vincitore si è aggiudicato la somma di 5.000 euro, la pubblicazione di un catalogo, una mostra dedicata e un periodo di soggiorno a Lìzori, suggestivo borgo umbro fra Assisi e Spoleto.
Alla prima edizione del MIAP hanno concorso 341 artisti di 32 differenti paesi. Istituito nel 2016 dalla Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti, il premio rientra nel programma dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale per la valorizzazione della cultura umanistica con la finalità di promuovere l’espressione artistica come anelito al bello, dando l’opportunità a tutti gli artisti di favorire questa ispirazione incoraggiando un’educazione all’arte che generi bellezza e che trasmetta valori positivi al fruitore dell’opera artistica.
La giuria del premio presieduta da Pamela Bernabei, Presidente della Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti (CH), e con la direzione artistica di Ermanno Tedeschi, curatore e critico d’arte, è composta da docenti, direttori di musei e artisti: Franco Marrocco, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera; Masayuki Koorida, Direttore dello Shanghai Sculpture Center; Werner Meyer, Direttore del Museo Kunsthalle Göppingen; Tom Moran, capo Curatore Grounds for Sculpture di Hamilton, New Jersey; Riccardo Cordero, Scultore, artista, già docente presso Accademia delle Belle Arti di Torino; Licia Mattioli, Vice Presidente per l’Internazionalizzazione – Confindustria e A.D. Mattioli SpA; Bruna Biamino, coordinatore del Dipartimento di Fotografia dello IED di Torino.
Istituita nel 2007, la Fondazione è un ente no-profit svizzero con lo scopo di promuovere una visione della vita secondo i principi dell’Umanesimo, declinato come cultura pratica di filosofia, scienza e arte, attraverso l’esercizio più alto delle facoltà umane dell’individuo.