Sono nove i “top foods” della salute coltivati tra i Monti Lattari e l’agro nocerino-sarnese. E’ quanto emerge da una ricerca presentata all’apertura del Divin Castagne 2018, l’evento promosso da Carmine D’Aniello, Giovanna Mascolo e Andrea D’Auria, in corso di svolgimento a Sant’Antonio Abate. Insieme al pomodoro San Marzano e al corbarino, già noti per le proprietà benefiche grazie ad uno studio coordinato dal professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, compaiono il Cipollotto nocerino DOP e il fagiolo mustacciello, produzione tradizionale del posto.
Cibi della salute: i prodotti dei Monti Lattari e dell’Agro Nocerino Sarnese
“Un paese di provincia – ha detto l’ideatore della manifestazione, Carmine D’Aniello – può avere un grande evento a carattere regionale se è capace di valorizzare aspetti peculiari del territorio. Sant’Antonio Abate è la cerniera tra i Monti Lattari e l’Agro Nocerino e vanta il paniere della salute. Il format Divin Castagne, giunto alla sua ottava edizione, è legato proprio alla promozione dei prodotti del territorio. Lo abbiamo fatto, da un lato, invitando gli autori di ricerche importanti sul valore del consumo di queste nostre straordinarie tipicità e, dall’altro, promuovendo gli incontri con i buyer del territorio”.
“Attraverso il Divin Castagne – ha spiegato Salvatore Caputo di Alto Artigianale, direttore del Divin Castagne – abbiamo voluto far conoscere anche all’estero queste nostre straordinarie tipicità. Lo abbiamo fatto coinvolgendo importanti buyer che incontreranno le aziende del territorio con sessioni one-to-one. Così facendo il Divin Castagne diverrà unavetrina internazionale per i nostri produttori”.
“Quest’anno – hanno aggiunto gli organizzatori Giovanna Mascolo, Andrea D’Auria e Carmine D’Aniello – abbiamo voluto concentrarci sui cibi del nostro territorio, anche meno noti, che fanno bene alla salute. Il Divin Castagne – aggiungono – sarà un ristorante a cielo aperto ma anche un festival dell’arte e del gusto. Saranno presenti i ragazzi di Casa Surace, Pippo Pelo, musicisti e artisti”.
Cibi della salute: tante vitamine e proprietà anticancro
Valori nutrizionali e proprietà terapeutiche sono state illustrate dal professor Rocco De Prisco, Ricercatore Associato-Istituto Chimica Biomolecolare-CNR-Napoli e componente dello stesso gruppo di studio che sta ora focalizzando le ricerche sull’analisi delle peculiari capacità antitumorali delle diverse varietà di pomodori, proprio durante un minitour tra le colture tipiche del posto.
L’elenco completo include:
- il cavolo verza sarnese,
- gli agrumi come le arance di Pagani,
- i frutti di bosco,
- il peperoncino verde,
- il crescione di acqua
- i frutti di bosco.
Oltre ai nove alimenti che rappresentano i colori della salute dell’area del Sano e dei Monti Lattari, ovvero cibi essenziali che aumentano i livelli di protezione contro il cancro, sono stati illustrati i poteri nutrizionali anche del finocchio, altro prodotto inserito tra i “tradizionali” della Campania. Con il suo bassissimo potere calorico, solo 9 calorie per 100 grammi e il grande apporto vitaminico è da considerarsi di diritto un cibo della salute.
Cibi della salute: il paniere della salute
All’incontro, moderato dalla giornalista Brunella Cimadomo per la Bc Communication Services, hanno partecipato i sindaci dei Comuni del territorio interessato, Tristano Dello Joio, Presidente Ente Parco Monti Lattari, Sabatino Abagnale di Slow food, Emanuele Izzo, AIS; Ferdinando Rossi, referente regionale Alleanza chef slow food; Vincenzo Malafronte, Andrea Battipaglia, produttore di cipollotto nocerino dop, Luigi Maiorano, imprenditore del settore della trasformazione dei finocchi e del cipollato titolare di Fenny srl e numerosi altri produttori della zona.
In particolare, Tristano Dello Joio ha evidenziato una interessante strategia dell’istituzione che rappresenta in favore del tessuto agroalimentare dei Monti Lattari per una attività di promozione dell’intero “paniere della salute”. Luigi Maiorano ha invece illustrato le proprietà benefiche del finocchio in generale e di quello Sarnese in particolare. “Ne possiamo mangiare tutti i giorni senza ingrassare”, ha detto.