Protesta dell’ANCI verso l’ ennesima bozza di riforma elettorale ancora a firma dell’autore del “porcellum”
”Inopportuna e offensiva per i cittadini elettori e per tutti gli amministratori locali che da tempo, con argomenti puntuali e di metodo chiedono una soluzione seria al problema, l’assimilazione dei Sindaci ai podestà , nel caso di eliminazione del limite del doppio mandato”. Cosi’ Mauro Guerra, Presidente della Consulta dei Piccoli Comuni dell’Anci, a proposito delle affermazioni dell’Onorevole Valducci sulla proposta contenuta nella bozza Calderoli, di abrogare il divieto del terzo mandato per i Sindaci. ”Affermazioni – aggiunge Guerra – che dimenticano il dato fondamentale che è alla base della ‘distanza’ tra la figura del potestà e quella del Sindaco e cioè l’elezione diretta da parte di liberi cittadini di quest’ultimo a differenza della nomina con decreto reale per il podestà in base ad una legge del 1926. E’ poi quantomeno singolare che l’ Onorevole Valducci motivi il divieto di un terzo mandato per un Sindaco, anche di un Comune di 2000 abitanti, ricorrendo all’esempio del limite per il Presidente degli Stati Uniti, non ricordando naturalmente che il limite nel nostro Paese vige solo per i Sindaci eletti direttamente dai cittadini e non per i Presidenti di Regione, o per i Parlamentari eleggibili a vita in liste bloccate definite dai partiti, o per il Presidente del Consiglio e i Ministri. Siamo comunque pronti, da sempre, al confronto serio e costruttivo sul merito”. ”Ciò che chiediamo – prosegue Guerra – e che vi sia rispetto istituzionale, una coerenza dell’intero impianto riformatore dell’ordinamento degli Enti locali e che si giunga ad un chiarimento definitivo in Parlamento, evitando il tradizionale balletto di promesse e smentite che si ripete per i Sindaci, in particolare dei piccoli Comuni, nell’anno precedente ad ogni significativa tornata amministrativa. Per questo, siamo pronti a partecipare al confronto con il Governo e le forze politiche che lo sostengono sugli altri importanti temi generali richiamati da Valducci, come la liberalizzazione dei servizi pubblici locali o contenuti nella ormai nota come ‘bozzaccia Calderoli’ relativi alla razionalizzazione e semplificazione del nostro sistema ordinamentale”. ”Abbiamo necessità – conclude Guerra – di un approdo riformatore. Come Anci abbiamo idee e proposte di forte innovazione a partire dalla realta’ dei piccoli Comuni, per semplificare e tagliare davvero ciò che è inutile e ridondante, garantendo però al contempo quantità e qualità delle funzioni e dei servizi ai cittadini e alle comunità . Per questo voglio cogliere l’occasione per invitare, insieme ai Ministri interessati, Valducci e i responsabili di tutte le forze politiche ad un confronto aperto e di merito con gli amministratori dei piccoli Comuni in occasione della Conferenza Nazionale Anci dei piccoli Comuni e delle Unioni di Comuni che terremo a Cernobbio, a Villa Erba, il 10 e 11 luglio”.