Sei milioni di italiani, soprattutto donne, sanno di soffrire di patologie della tiroide. Tanti altri ne soffrono e non ne sono consapevoli perché i sintomi iniziali spesso vengono attribuiti a malesseri passeggeri o di tutt’altra origine. In occasione della Settimana Mondiale della Tiroide, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e la dottoressa Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, autrice del libro “La dieta della tiroide”, svelano 4 segreti sulla salute tiroidea che tutti dovrebbero conoscere, in collaborazione con Consulcesi Club.
1 – PRENDITI CURA DELL’INTESTINO. La salute dell’intestino è uno dei fattori più importanti per la funzione della tiroide. Quando è infiammato, infatti, quest’organo assorbe male i nutrienti, produce più tossine che entrano nel circolo sanguigno, alterando l’equilibrio dei nostri ormoni (compresi quelli tiroidei). Per mantenere l’intestino efficiente, limita gli zuccheri semplici, bevi tanta acqua e consuma vegetali ricchi di fibre. Diversi studi hanno infatti dimostrato che la permeabilità intestinale, dovuta all’infiammazione da cibo, disbiosi della flora batterica, tossine, può favorire la produzione di anticorpi contro la tiroide e quindi la tiroidite autoimmune.
2 – RIDUCI LO STRESS. Ritmi frenetici, eventi stressanti e poco riposo rappresentano un mix letale che può mandare in tilt la tiroide compromettendone la funzionalità. Lo stress, infatti, induce la produzione di cortisolo (definito, non a caso, ormone dello stress) che frena il lavoro della tiroide rallentando il nostro metabolismo, facendoci ingrassare. La soluzione è imparare a gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento e meditazione.
3 – IL CIBO AMICO DELLA TIROIDE. Molti medici non riconoscono il ruolo della dieta nella funzione tiroidea, in quanto considerano l’alimentazione un elemento secondario alla terapia sostitutiva ormonale, limitandosi a fornire indicazioni generiche sull’alimentazione. Invece, ci sono cibi che sono veri e propri alleati della salute tiroidea come il pesce (compresi gamberetti, totani e calamari), che contengono sia proteine che iodio; i pistacchi, per il loro apporto di tirosina, amminoacido essenziale per la formazione degli ormoni tiroidei; le noci del Brasile ricche di selenio e fondamentali per i processi enzimatici e le uova, meglio se biologiche. Se la tiroide funziona troppo, invece, via libera alla valeriana che è sedativa e al petto di tacchino che grazie al triptofano favorisce il rilassamento.
4 – ATTENZIONE ALLA QUANTITÀ (E QUALITÀ DEL SONNO). Un numero insufficiente di ore di sonno, o comunque un sonno disturbato, fa aumentare il lavoro delle ghiandole surrenali con maggiore produzione di adrenalina e noradrenalina nonché di cortisolo. L’eccessiva produzione di cortisolo, soprattutto notturna, momento in cui deve essere prodotto soltanto in minima parte, fa innescare una resistenza agli ormoni tiroidei e un aumento della Reverse T3 che è il freno del metabolismo. Tutto ciò si può tradurre nel tempo in disfunzione tiroidea da mancanza di sonno. È importante, quindi, imparare tecniche rapide per favorire il rilassamento, il sonno riposante e rigenerante.
La dottoressa Serena Missori è membro del Comitato Scientifico del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e responsabile di numerosi corsi FAD (Formazione a Distanza) tra cui: “Antiaging: Diagnostica e strategie alimentari e integrative”; “Antistress: teoria e pratica”; “Il cervello addominale – Food for thought” e “Sindrome premestruale e terapie naturali, menopausa e terapie naturali”, realizzati in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it.