Il Consiglio Europeo ha adottato due regolamenti che istituiscono un quadro per l’interoperabilità tra i sistemi d’informazione dell’UE nel settore della giustizia e degli affari interni. Uno scambio agevolato di informazioni migliorerà notevolmente la sicurezza nell’UE, consentirà controlli più efficienti alle frontiere esterne, migliorerà il rilevamento di identità multiple e contribuirà a prevenire e contrastare la migrazione illegale. Tutto ciò salvaguardando i diritti fondamentali.
Gli obiettivi dei regolamenti sui sistemi di informazione
L’interoperabilità tra sistemi di informazione consentirà ai sistemi di integrarsi reciprocamente, faciliterà la corretta identificazione delle persone e contribuirà a contrastare la frode d’identità. I regolamenti istituiscono le seguenti componenti dell’interoperabilità:
- un portale di ricerca europeo, che consentirebbe alle autorità competenti di effettuare ricerche simultanee in vari sistemi d’informazione, utilizzando dati sia anagrafici che biometrici
- un servizio comune di confronto biometrico, che consentirebbe la ricerca e il confronto di dati biometrici (impronte digitali e immagini del volto) provenienti da vari sistemi
- un archivio comune di dati di identità, che conterrebbe i dati anagrafici e biometrici di cittadini di paesi terzi disponibili in vari sistemi d’informazione dell’UE
- un rilevatore di identità multiple, che controllerebbe se i dati d’identità anagrafici risultanti dalla ricerca sono presenti in altri sistemi coperti, per consentire il rilevamento di identità multiple collegate a uno stesso insieme di dati biometrici
I sistemi disciplinati dai due regolamenti prevedono un sostegno alle autorità nazionali nei settori della sicurezza, delle frontiere e della gestione della migrazione, delle procedure di rilascio dei visti e dell’asilo. I nuovi regolamenti non modificano i diritti di accesso definiti nella base giuridica pertinente per ciascun sistema d’informazione europeo, ma agevoleranno e miglioreranno lo scambio di informazioni.