Il 10 dicembre ricorre la firma della Dichiarazione universale dei diritti umani – Parigi 10 dicembre 1948 – la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri. Per cui a conclusione della presentazione del libro ci sarà un intervento di Gianmarco Pisa come rappresentante degli Operatori di Pace.
IL LIBRO
Il 15 ottobre 1991, davanti al Tribunale di Patti (Messina) si aprivail primo processo contro il racket delle estorsioni, originato dall’inedita denuncia collettiva dei commercianti e imprenditori di Capo d’Orlando, parte civile nei confronti dei mafiosi che li taglieggiavano. Fino allora nelle carte giudiziarie il racket era stato un oggetto misterioso. L’estorsione mafiosa, catalogata come “protezione”, oppure “pizzo”, compare a intermittenza nelle inchieste e nei precedenti processi. Il primo “pentito”, Leonardo Vitale, nel 1973 a Palermo rivela che il racket è elemento fondante della mafia ed equivale a una “messa a posto” di?imprenditori e commercianti dentro al sistema di Cosa nostra. Ma Vitale non viene creduto ed è mandato a morte. Giovanni Falcone dieci anni dopo denuncia il black out investigativo sul pizzo, ma ancora nel 1991 il giudice istruttore di Catania, Luigi Russo, sentenzia che pagare è uno “stato di necessità” per i grandi imprenditori. Con il processo di Capo d’Orlando, che s’intreccia con il sacrificio di Libero Grassi, lasciato solo a Palermo davanti ai suoi assassini, inizia una “guerra civile mite” che in un quarto di secolo ha portato sul banco degli imputati e in carcere centinaia di estorsori.
Oggi per la prima volta iocisto #lalibreriaditutti, a Napoli ospiterà l’iniziativa itinerante “I giovedì dell’antiracket” della Federazione antiracket (FAI).
Il pomeriggio sarà dedicato al tema “Legalità e diritti” con la presentazione del libro “I processi dell’antiracket” Una guerra mite di Maria Grazia Gerina e Vincenzo Vasile.
Il libro vuol essere un contributo alla ricostruzione di una storia giudiziaria che va da Gela (Caltanissetta) a Lamezia in Calabria, dai quartieri di Napoli a Ercolano, dal regno dei Casalesi a Vieste (Foggia) fino alla svolta dei processi nella roccaforte di Cosa nostra a Palermo, propiziati dalla nascita di Addiopizzo e Libero Futuro.
Interverranno:
Nives Monda, socia fondatrice di iocisto,
Davide Estate, Presidente Associazione Fai Vomero/Arenella
Mario Coppeto, Presidente Municipalità Vomero/Arenella
Nino Daniele, Assessore alla cultura al Comune di Napoli
Tano Grasso, presidente FAI
Moderatore dell’incontro: il giornalista Giuseppe Crimaldi.