Negli ultimi dieci anni le quotazioni immobiliari delle grandi città sono diminuite mediamente del 33,5%. Il periodo considerato comprende gran parte della fase discendente dei prezzi, iniziata nel 2007 e terminata nel 2017, anno in cui si sono registrati i primi segnali positivi. Anche l’ultima rilevazione sulle grandi città, riferita al primo semestre del 2019, conferma un trend positivo dei valori che si attesta al +0,9% rispetto al semestre precedente.
I prezzi delle case nelle grandi città
In particolare Milano è stata la città che ha perso meno valore tra il 2009 ed il 2019 (-9,4%), il capoluogo lombardo già nel 2016 segnalava quotazioni sostanzialmente stabili per poi evidenziare rialzi a partire dal 2017. Nell’ultimo semestre il capoluogo meneghino ha registrato il maggior rialzo dei prezzi (+5,7%), seguito da Bologna (+5,6%). Bene anche Firenze che negli ultimi 10 anni ha perso solo il 17,6%, il capoluogo toscano infatti già nel 2015 aveva dato i primi segnali di aumento. Ribassi contenuti dei valori si registrano anche a Bologna e Verona che nel periodo considerato hanno perso rispettivamente il 24,2% ed il 26,2%. A seguire Roma che negli ultimi 10 anni ha perso mediamente un terzo del proprio valore.
In generale le macroaree delle grandi città che sono andate meglio sono quelle centrali, a Milano ad esempio la macroarea del Centro tra il 2009 ed il 2019 ha visto i prezzi aumentare del 9,2%, mentre tutte le altre macroaree evidenziano un ribasso, seppur contenuto. Anche a Roma la macroarea più perfomante risulta essere quella centrale, in questo caso la perdita dei valori in dieci anni si ferma al -20,9%, con le altre macroaree che hanno perso almeno il 28-30%, fino ad arrivare al 46%.