Sono stati consegnati i premi della sesta edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, che si è tenuto a Roma presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secoloe che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Carlo Verdone e Sergio Rubini. Il festival – diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente per la parte scientifica ed artistica – è stato organizzato dalla ASL Roma 1 – Dipartimento Salute Mentale, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e ROMA CAPITALE – Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute.
Ecco i premi della sesta edizione e le relative motivazioni:
Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio: HABITAT – note personali, di Emiliano Dante
Motivazione: Habitat ci ha colpito per diversi motivi, primo tra tutti la capacità di trasmettere, attraverso immagini, metafore e riflessioni, il senso di un disagio. Spesso si associa il disagio mentale a qualcosa di innato. Una tegola che cade sulla testa di chi è più sfortunato di noi. Non è sempre così. Nel suo diario di bordo, Emiliano Dante ci racconta che ognuno di noi, se privato delle proprie relazioni, della propria comunità e dei propri luoghi aggregativi può piombare nel limbo della solitudine e della depressione. Uno dei compiti importanti del cinema, pensiamo, è quello di far entrare lo spettatore in mondi nuovi, altri dal suo. HABITAT ci conduce per mano tra le pieghe di ciò che resta dell’Aquila, la grande protagonista di questo film. L’Aquila come non l’abbiamo mai vista, fatta di macerie e di assurdi esperimenti abitativi. L’Aquila con i suoi panni ancora stesi tra i muri crollati. L’Aquila come un’entità assente, ma presentissima nell’animo dei suoi abitanti che, ancora oggi, a sette anni dal terremoto, aspettano una risposta.
Menzione speciale lungometraggio: MATTI A COTTIMO, di Mauro de Fazio e Simone Sandretti
Motivazione:
Per la strordinaria vivacità e originalità del loro documentario sull’arte di arrangiarsi e di non darla vinta a chi pensa che i matti siano solo un peso e non possano costituire un ruolo attivo e produttivo nella società.
Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio: BELLISSIMA, di Alessandro Capitani
Motivazione:
Una ragazza chiusa nel bagno di una discoteca piange disperata. Il trucco le cola sulle guance. A stento, tra i singhiozzi, riusciamo ad interpretare le sue parole. Qualcuno l’ha offesa perchè è grassa. E chissà quante volte le è già successo. Sin dalla prima inquadratura, Bellissima colpisce al cuore per la tenerezza e l’ironia con cui affronta il tema della diversità e della difficoltà di comunicazione tra i giovani. L’ambientazione, i chiaroscuri della fotografia, la naturalezza degli attori, l’originalità con cui l’autore sfrutta uno dei luoghi tipici della commedia, l’equivoco, fanno di questo corto un piccolo gioiello di intelligenza e cinematografia.
Menzione speciale cortometraggi – a LUCIA SARDO per la sua interpretazione nel cortometraggio MORTE APPARENTE nel quale dà vita con grande intensità al personaggio di una madre che non riesce a rapportarsi con il disagio del figlio. La sua performance ci ha colpito particolarmente per la difficoltà di condurre l’intera narrazione esclusivamente attraverso le espressioni e le emozioni del suo volto.
Premio Lo Spiraglio 2016 a SERGIO RUBINI quale cineasta particolarmente sensibile e interessato ai temi legati al mondo della salute mentale.