Dalle parole ai fatti. I precari della Anpal Servizi occupano la sede per dire basta al continuo silenzio della dirigenza dell’Agenzia sul futuro dei 654 precari che entro settembre potrebbero ritrovarsi senza lavoro. Quella della Anpal è solo una delle situazioni “critiche” all’interno del grande problema occupazionale in Italia.
I precari Anpal occupano la sede: “Non abbiamo nulla da perdere”
Un gesto che fa e che farà parlare molto. I precari storici di Anpal Servizi – 654 operatori delle politiche attive del lavoro – hanno deciso di trasformare il presidio convocato per oggi davanti alla sede di Anpal a Roma in occupazione.
"Abbiamo portato anche le tende che useremo per passare la notte se il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo non ci riceve: le abbiamo chiesto un incontro perché sia lei a sbloccare la paralisi".
Questo è quello che dichiara Cristian Sica, rappresentante di Clap, il sindacato autonomo dei lavoratori precari di Anpal Servizi. Lo stesso rappresentante attacca poi il manager dell’Anpal Mimmo Parisi criticando il suo comporamento (verso questa emergenza del precariato in Anpal) e soprattutto il suo ritorno negli Stati Uniti nonostante la delicata situazione. I precari stanno vivendo una situazione davvero paradossale soprattutto in un’Agenzia chiamata ad occuparsi di politiche attive, dunque aiutare chi ha perso il lavoro a trovarne un altro. Gli operatori di Anpal Servizi sono tra l’altro i formatori dei 2.980 navigator, i facilitatori dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza.
Anpal, simbolo delle tante proteste in Italia
La situazione dell’Anpal è solo la punta dell’iceberg che sono le proteste dei tanti precari o semplicemente lavoratori a rischio lavorativo che sono attualmente in agitazione nel nostro paese. Ma chi sono, attualmente, i lavoratori che stanno protestando?
- Whirpool, Napoli: i lavoratori napoletani della multinazionale dedita alla produzione di elettrodomestici sono stati messi alla porta dalla dirigenza vista la programmata chiusura dello stabilimento in Campania. Molte le proteste, i tentati accordi, le riunioni governo – Whirpool ma al momento l’unica cosa certa è la chiusura dello stabilimento a Napoli fissato per il mese di ottobre.
- I precari della scuola: il ritorno nelle aule per i ragazzi italiani è ormai certo a settembre. Quello che invece non è certo pare essere il futuro di molti docenti divisi tra graduatorie e possibili supplenze. Questo dei precari, però, è uno dei problemi principali che la Ministra Azzolina ha già dichiarato di voler risolvere nel minor tempo possibile.
- Sanità: Altra situazione occupazionale delicata è quella relativa ai precari della sanità che più volte hanno espresso le loro preoccupazioni tramite proteste in piazza. Un primo passo, però, pare essere stato fatto tramite il via libera all’assunzione a tempo indeterminato di precari impiegati nelle pubbliche amministrazioni del Servizio sanitario nazionale che abbiano maturato, al 31 dicembre 2020, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi. Questo, in sostanza, uno degli ultimi provvedimenti approvati dalla commissione Bilancio della Camera.