Innovazioni per la formazione dei medici, maggiore trasparenza nei confronti dei pazienti. La tavola rotonda al Ministero della Salute, promossa da Consulcesi Group, ha posto l’attenzione sulle azioni da mettere in campo per risolvere il problema dell’aggiornamento ECM dei camici bianchi. Il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato una verifica interna sul preoccupante dato fornito dalla FNOMCeO, a cui risulta che solo il 50% sia attualmente in regola con l’obbligo formativo del triennio che scade il 31 dicembre di quest’anno. «Bisogna puntare sulla trasparenza, l’innovazione, sulla formazione FAD e sulla telemedicina – ha affermato il ministro Lorenzin -. Serve ammodernare i corsi ECM con elementi e obiettivi per i medici di famiglia e gli specialisti, in ambiti sottovalutati o non presi in considerazione. Non è ammissibile oggi un medico non aggiornato, soprattutto un dipendente del Ssn».
Un appello ad una maggiore trasparenza sull’aggiornamento degli operatori sanitari è giunto con forza, durante l’appuntamento al Ministero della Salute, anche dalle associazioni di riferimento più rappresentative del mondo dei pazienti. «La formazione è un elemento fondamentale, imprescindibile per un sano rapporto tra medico e paziente – ha affermato Claudia Uccelli, CEO di Pazienti.it – Chi ha bisogno di uno specialista oggi cerca informazioni sempre più dettagliate, ma non si ferma più solo al curriculum del professionista. Vuole anche conoscere la sua formazione e il suo livello di aggiornamento continuo, imposto dai progressi della medicina, della scienza e della tecnologia applicata in campo sanitario. Proprio con l’intento di rendere queste informazioni maggiormente fruibili e trasparenti stiamo studiando un nuovo sistema di ranking: i pazienti ricercano i feedback di altri pazienti che danno una vera e propria valutazione da 1 a 5 stelle, sul modello di Tripadvisor, ma con la differenza che questi feedback sono certificati. Dall’altra parte va comunque messo il medico nelle condizioni di poter assolvere all’obbligo formativo ECM attraverso nuove metodologie come appunto quelle che propone il web con la Formazione a Distanza (FAD) e con l’innovazione dei Film Formazione proposta da Consulcesi».
Un sondaggio effettuato proprio tra i medici mette in evidenza il grande interesse che l’aggiornamento professionale riveste tra i camici bianchi: l’82% degli intervistati considera importante la formazione professionale, ma ritiene che siano troppe le difficoltà da superare per conseguire i 50 crediti annuali obbligatori. Il 51% degli intervistati considera, infatti, poche le occasioni concesse da strutture sanitarie e associazioni sindacali per aggiornarsi. I corsi più seguiti sono, invece, quelli multimediali (slide, video ed esercitazioni): l’84% predilige complessivamente una formazione multimediale e interattiva.
«In linea con quanto affermato dal ministro Lorenzin – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group – siamo fermamente convinti che non si debba arrivare alle sanzioni, ma piuttosto migliorare il sistema formativo, prevedendo da una parte incentivi e dall’altra mettere i medici nelle condizioni di aggiornarsi, sfruttando le opportunità del web e della formazione a distanza che deve garantire semplicità di fruizione, qualità scientifica e coinvolgimento. L’ultima frontiera della FAD è il “Film Formazione”, introdotto dal provider accreditato Agenas Sanità in-Formazione, con il supporto di Consulcesi Group e della casa di produzione internazionale Falcon Productions. Si tratta di un vero e proprio “Netflix” a disposizione gratuitamente di tutti i medici. Il primo lavoro è stato “e-bola”, seguito da “Like a Butterfly”, dedicato al tema del carcinoma polmonare, uno dei cosiddetti “big killer” secondo i recentissimi dati pubblicati da Eurostat. A questo Film Formazione, con un cast internazionale guidato dall’attore cinque volte Golden Globe Ed Asner, una delle icone del cinema americano, seguono nuovi titoli: da “No Limits”, dedicato alle disabilità motorie, a “Pollicino” sulla lotta all’Alzheimer, oltre ai progetti sul contrasto alla psicosi vaccini e al docufilm sulla formazione dei medici in prima linea nell’accoglienza ai migranti».