Il Consiglio Europeo ha approvato i totali ammissibili di catture (TAC) e i contingenti nazionali dei 10 stock ittici di maggiore importanza commerciale del Mar Baltico per il prossimo anno.
In linea con la proposta della Commissione basata sui pareri scientifici del CIEM, l’accordo prevede una riconferma del contingente applicabile per il merluzzo bianco del Baltico occidentale e un aumento delle catture per l’aringa del Mar Baltico centrale (+20%) e lo spratto (+1%). Per quanto concerne gli altri stock, i ministri hanno convenuto una riduzione per quanto riguarda l’aringa del Golfo di Riga (-7%), il salmone del Golfo di Finlandia (-5%), il salmone del bacino principale (-5%), il merluzzo bianco del Baltico orientale (-8%), l’aringa del Golfo di Botnia (-40%), l’aringa del Baltico occidentale (-39%) e la passera di mare (-10%).
“Fissare le possibilità di pesca è un esercizio di quadratura del cerchio. Lo abbiamo compiuto nel pieno rispetto degli obiettivi della politica comune della pesca, delle disposizioni del piano per il Baltico e dei pareri scientifici. La sostenibilità economica e ambientale vanno di pari passo nell’accordo definitivo.” dichiara Siim Kiisler, ministro dell’ambiente della Repubblica di Estonia e presidente del Consiglio.
I quantitativi convenuti tengono in considerazione l’impegno nei confronti degli obiettivi della politica comune della pesca (PCP), incluso il raggiungimento del rendimento massimo sostenibile (MSY), i principi del piano di gestione pluriennale per il Mar Baltico e i pareri scientifici, in particolare del Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (CIEM).
Oltre a fissare i TAC e i contingenti nazionali per alcune specie, il Consiglio ha confermato la proroga al 2018 delle misure di gestione attualmente in vigore per migliorare lo stato dello stock di merluzzo bianco del Baltico (limiti giornalieri per persona nella pesca ricreativa e fermi di pesca, con deroghe per la piccola pesca costiera).
I ministri hanno inoltre deciso di rimandare il dibattito sulla pesca dell’anguilla di mare a una fase successiva al fine di discutere una strategia a livello europeo volta ad assicurare la protezione e lo sfruttamento sostenibile dello stock.