Quando si parla di censura solitamente si fa riferimento a un periodo molto distante dalla nostra quotidianità. E’ una forma di controllo che prevede limiti per la libertà personale, per le idee e le informazioni. Addirittura si ritiene che gli Spartani, nel V secolo a.C., proibissero determinati componimenti poetici considerati eccessivamente libertini.
La prima vera e propria dichiarazione di eresia fu fatta nel 325 in seguito al concilio ecumenico di Nicea in cui furono proibiti i libri di Ario che, secondo i nuovi dogmi della Chiesa, erano completamente errati.
E’ però dopo la fondazione della Santa Inquisizione, nel 1223, che la censura si afferma in maniera netta nel mondo cristiano. Da allora è sempre stata una pratica molto diffusa quella di vietare determinati libri ritenuti sovversivi e che quindi potevano fomentare rivolte e colpi di Stato.
Oggigiorno, contrariamente, la censura è poco utilizzata nella maggior parte del mondo. Anzi ormai appare come una pratica retrograda e poco civile, ma in alcuni paesi, sia per il tipo di regime politico vigente sia per una cultura conservatrice, persiste questa pratica.
In particolare l’elenco non è: Alice nel Paese delle Meraviglie in Cina, Le Mille e una notte in Arabia Saudita, Harry Potter sempre in Arabia Saudita, Mein Kampf non è ancora reperibile in Baviera sotto forma cartacea.
Questi sono quelli ancora proibiti oggi, in passato erano molti di più. Soprattutto erano i grandi classici, ad esempio il Dottor Zivago di Pasternak, 1984 di Orwell, Lolita di Nobokov, il giovane Holden di Salinger, il mago di Oz, Via col Vento, il Signore delle mosche di Golding, la Fabbrica di cioccolato di Dahl. Ma erano vietate anche le favole come Cappuccetto Rosso e Peter Pan.
I motivi della censura, così come i libri, sono cambiati con il passare del tempo. Mentre nei secoli precedenti la Chiesa e i capi degli Stati proibivano determinati volumi poiché li ritenevano pericolosi per la sicurezza e l’equilibrio sociale, adesso invece i moventi sono ben differenti. In primis c’è una ristrettezza relativa ai temi, ad esempio in svariati paesi arabi sono stati vietati libri a sfondo erotico come Cinquanta Sfumature di Grigio.
Inoltre, come nel caso di Alice nel Paese delle Meraviglie in Cina, non è tollerato il mettere sullo stesso piano esseri differenti che utilizzano ugualmente le stesse espressioni. Infine uno dei punti principali della censura attuale è il linguaggio, soprattutto quello eccessivamente licenzioso o volgare in quanto potrebbe influenzare i lettori più giovani che potrebbero coniare nuove parole e iniziare a adoperare comportamenti errati.