Sradicare insieme la povertà, la fame e proteggere l’ambiente potrebbero essere obiettivi più vicini. Il più grande vertice mai indetto di leader mondiali per approvare obiettivi di sostenibilità discuterà formalmente, a New York, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS – Sustainable Development Goals (SDGs), una serie di 17 obiettivi e 169 target associati, che succedono agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals – MDGs) approvati dalle Nazioni Unite nel 2000 per il periodo 2000 – 2015.
Tutti i 193 stati membri dell’ONU sono formalmente d’accordo su quella che dovrà essere l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Gli OSS focalizzano l’attenzione sulle cause profonde della povertà, la disuguaglianza e il degrado ambientale e non solo sui sintomi. Quindi impegni per cibo, energia e sicurezza idrica per tutti; per creare una filiera di produzione e di consumo sostenibili; per proteggere la biodiversità; per costruire città verdi. A differenza degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, questi obiettivi si rivolgono a tutti i paesi e tutti hanno ora responsabilità nel quadro del nuovo piano. Le priorità ambientali sono presenti.
“E’ la più grande assise di leader mondiali di sempre, poiché le sfide che abbiamo di fronte sono le più urgenti che mai,” ha dichiarato Yolanda Kakabadse, Presidente del WWF Internazionale. “I paesi si riuniscono per riconoscere, finalmente, che la salute dell’economia, dell’ambiente delle persone sono fondamentalmente legati” Il piano di sviluppo di 15 anni guiderà miliardi di dollari di finanziamenti, pubblici e privati, ma l’obiettivo sarà spenderli in modo intelligente. Il piano cercherà di spostare le risorse da pratiche inutili e dannose – a cominciare dai sussidi ai combustibili fossili – e spostarle verso politiche sostenibili che non distruggano l’ambiente e garantiscano invece una migliore qualità della vita.
Secondo questa agenda tutte le nazioni sono tenute a fornire piani di sviluppo, e cambiamenti nelle pratiche amministrative per garantire le misure di finanziamento e di investimento. “Si tratta di un accordo positivo, più completo di quanto ci saremmo potuti aspettare – ha detto Jolanda Kakabadse – , e ci dà speranza che si possano fare significativi e necessari cambiamenti per le persone e l’ambiente. Ponendo il ruolo centrale dei sistemi naturali nel sostenere il benessere umano, l’accordo indicherà chiaramente la strada verso una prosperità in accordo con la salute del nostro Pianeta” L’ONU stima che la popolazione mondiale crescerà fino a 8,5 miliardi entro ilo 2030, momento in cui il piano di sviluppo sostenibile dovrebbe attivarsi.
Per avere buone possibilità di successo, i paesi devono muoversi rapidamente per attuare il Piano, appena questo sia stato approvato. Il WWF si aspetta che tutti i Paesi mettano lo stesso livello di impegno per realizzare gli obiettivi, dopo aver fatto un buon lavoro per il raggiungimento dell’accordo iniziale.
“Il WWF ha lavorato anni per assicurarsi che questo Piano comprenda alla fine gli elementi ambientali che gli conferiscono la migliore possibilità di successo perché i sistemi naturali costituiscono il capitale naturale di base per le nostre economie, per il ostro sviluppo e per il nostro benessere, e quindi, per il nostro futuro – ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – “Come network internazionale, continueremo ad impegnarci e a collaborare con governi, imprese e comunità affinché sia garantito il successo e l’implementazione del Piano”.