Li abbiamo conosciuti, qui su Cinque Colonne Magazine, con il brano Europe e con una video-intervista ma dopo quasi un anno sono tornati. Parliamo dei Granato che tornano con il nuovo brano “La camera di Viola“.
Il brano
Dopo “Ultra” e “Europe“, i Granato tornano in “azione” con un nuovo brano che anticipa l’uscito del loro secondo album dal titolo “Canzoni per giovani adulti“. “La camera di Viola” è un qualcosa di veramente diverso dai precedenti lavori dei Granata. Parliamo di un pezzo che unisce la New Wave anni 80 con l’elettronica e la dark creando un connubio molto interessante e particolare.
«A livello musicale, “La camera di Viola” nasce da un’idea di Alessandro: una serie di note ripetute in ciclo e un giro armonico a loro supporto, elementi ancora molto evidenti nella stesura definitiva del pezzo. Il risultato è una musica sensuale e coinvolgente, a tratti asciutta e delicata, a tratti più ricca ed espressiva».
Francesco Bianco, voce, chitarra, synth ed elettronica dei Granato
Il nuovo singolo, in realtà, costituisce un debutto molto importante con la band che per la prima volta collabora con la Aventino Music mentre la registrazione è avvenuta nella loro sala di registrazione insieme all’ex membro della band, batterista e fonico, Dario Giuffrida.
La scheda
Quattro chiacchere, un anno dopo, con i Granato
Proprio in occasione dell’uscita del brano “La Camera di Viola“, abbiamo scambiato qualche chiacchera con i Granato per parlare di come siano cambiati in questo ultimo anno ma anche dei loro progetti futuri e non solo…
Ben ritrovati! Ci eravamo lasciati un anno fa con Europe, come state?
“Ciao! Noi stiamo bene! Provati dalla pandemia, ma senza troppi danni. Dopo Europe abbiamo continuato il nostro lavoro. Le uscite del 2020 sono state completate da Ultra, rilasciato nella scorsa estate. Ora siamo ancora qui a proporvi il nuovo singolo appena uscito, La camera di Viola”.
Cos’è cambiato in questo anno?
“A parte il governo, non ci sembra cambiato molto. Scherzi a parte, l’anno scorso eravamo all’inizio della pandemia; adesso siamo tutti molto più stanchi. Per i Granato è stato un anno di crescita, abbiamo maturato una migliore coscienza di ciò che vogliamo essere e di ciò che vogliamo portare al nostro pubblico”.
Siete tornati con un nuovo brano, volete parlarcene?
“La camera di Viola è il nostro nuovo singolo. Anticipa l’uscita del disco Canzoni per giovani adulti e racconta una storia tanto breve quanto traumatica: una giovane, adolescente, cerca il proprio posto nel mondo, ma ciò che trova è l’assenza. L’assenza delle persone e dell’umanità e la presenza degli oggetti. Lei vuole sentirsi viva, ma per farlo, non trova altro modo che scegliere di diventare oggetto essa stessa. Il videclip per questo pezzo è stato girato da Accursio Graffeo, mentre Imi Silly Noir ha dato, in maniera davvero espressiva ed efficace, un volto alla nostra Viola. Colgo l’occasione per fare i complimenti a entrambi”.
Perché la scelta del “New Wave anni ’80”?
“Non è una scelta. È qualcosa che è venuto fuori inconsciamente. Noi non partiamo da scelte troppo definite. Non c’è nessuna presa di posizione precostituita nella resa estetica della nostra musica. I pezzi del disco, per quanto omogenei, sono anche molto diversi fra di loro. L’unico obbiettivo che avevamo era quello di scrivere delle canzoni, a nostro modo. La veste che diamo ai brani aiuta a veicolare il contenuto poetico e concettuale che sta dietro alla composizione dei nostri pezzi, facendo un tutt’uno fra testo e musica”.
Cosa ha in serbo il futuro per i Granato?
“Fra qualche mese vedrete l’uscita del nuovo disco, Canzoni per giovani adulti, e qualche altra sorpresa che non anticipiamo”.
Un saluto per i lettori di Cinque Colonne Magazine
“Ci piace ogni volta parlarvi un po’ di noi e di quello che ci passa per la testa. È sempre bello metterci in contatto con voi, anche se tramite un’intervista. Speriamo davvero che la nostra musica vi piaccia e che riesca a farvi vivere una, seppur breve, emozione, come noi abbiamo sentito scrivendo i nostri pezzi”.