Tra i 28.217 Giusti tra le nazioni, gli italiani sono 766. Questi i numeri ufficiali aggiornati al 2020 anche se il lavoro di ricerca non smette mai e ulteriori testimonianze potrebbero aggiungere all’elenco nuovi nomi. A pochi giorni dalla Giornata della Memoria che celebra il ricordo della Shoha, ripercorriamo la vita di quanti si sono distinti per coraggio in una delle pagine più buie della nostra storia.
Il rispetto di Dio
Nella tradizione ebraica, i Giusti (o anche Gentili) sono persone non ebree che hanno rispetto per Dio. Coloro cioè che rispettano i principi delle leggi noachiche tra i quali non uccidere e non commettere adulterio. Uno dei testi sacri ebraici, il Talmud, narra che ogni generazione conosce 36 uomini dai quali dipende il destino dell’umanità: persone che svolgono lavori umili, entrano in azione quando Israele subisce una minaccia e scompaiono quando il pericolo svanisce.
E’ questo il background culturale dal quale nasce la figura del Giusto tra le nazioni. Una persona non ebrea che ha aiutato gli ebrei nel tragico periodo delle persecuzioni naziste. L’iniziativa è nata nel 1963 dalla Corte suprema israeliana che ha incaricato un’apposita commissione di conferire l’onorificenza.
Come si diventa Giusto tra le nazioni
La scelta della persona da insignire avviene seguendo criteri precisi. Come, per esempio:
il salvataggio deve aver evitato a uno o più ebrei il pericolo di morte immediata o la deportazione in un campo di concentramento; il salvatore deve aver messo a rischio la propria vita per salvare uno o più ebrei e non deve aver tratto alcun beneficio economico o di altro tipo. La Commissione, inoltre, prende in esame anche il contesto storico e le condizione del Paese in cui si è svolto il salvataggio.
Al loro riconoscimento, i Giusti tra le nazioni sono insigniti di una medaglia, un attestato e la menzione del loro nome all’interno del museo Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto, sito a Gerusalemme. Se si trovano in condizioni disagiate, i Giusti tra le nazioni possono avere anche un beneficio economico, l’assistenza sanitaria e, se residenti in Israele, hanno diritto anche alla pensione.
Chi sono i Giusti tra le nazioni italiani
Chi non ricorda Giorgio Perlasca, la cui avventura è stata raccontata anche da un celebre film per la televisione. Commerciante comasco impegnato per motivi di lavoro nell’Europa dell’Est, si finse console generale spagnolo e salvò circa 5mila ebrei dalla deportazione.
Il grande campione Gino Bartali, in sella alla sua bicicletta, trasportò incartamenti che aiutarono migliaia di ebrei a ottenere documenti falsi. La famiglia di gioiellieri Bulgari fu molto attiva nelle operazioni di salvataggio di tanti ebrei.
La schiera dei Giusti tra le nazioni italiani, però, conta altre centinaia di nomi di persone meno famose. Militari, funzionari dello Stato, medici, sacerdoti, membri della Resistenza che vivevano la loro vita con semplicità e che la Storia ha messo di fronte a scelte coraggiose facendo di loro degli eroi.
In copertina foto di Samuele Schirò da Pixabay