A proposito di Davis è l’ultimo film di Joel e Ethan Coen, in uscita in Italia l’anno scorso e vincitore del Gran Premio della giuria a Cannes nel 2013. Con questa pellicola i due autori hanno cambiano registro rispetto ai thriller drammatici, grotteschi e psicologici della loro carriera. Stavolta, attraverso un tributo alla musica folk, la vicenda percorre corde molto intime, quelle che hanno a che fare con l’ostinazione per un sogno, i sacrifici e i fallimenti.
1961. Llewyn Davis (Oscar Isaac) è un musicista che dopo aver inciso alcuni album con il suo amico Michael prematuramente scomparso, è deciso a continuare una carriera solista in una estenuante, perenne condizione di disagio economico e richieste di ospitalità a tutti i suoi amici del Village di New York. Un agente incompetente che non crede in lui, la donna che ama già impegnata con un suo caro amico, un padre in una casa di cura di cui rimane soltanto l’eco di una disapprovazione.
I piccoli episodi che creano la trama sono un susseguirsi di disavventure che Llewyn vive con resistenza e imperturbabilità ironiche alla Coen maniera, ma che ad una lettura più profonda rappresentano un disegno preciso di segnali che il protagonista registra poco a poco affrontando delle scelte che lo riporteranno al punto di partenza, come a voler esprimere l’ineluttabilità di una natura umana, l’inevitabilità di quell’ostinazione a seguire l’istinto votato alla musica. La scena in cui Llewyn torna dal padre un’ultima volta prima di decidere di arrendersi è emblematica di quanto al di là del successo di pubblico, del sistema che regge l’industria discografica, e in fondo, l’industria culturale tutta, esista una motivazione più grande per continuare a suonare.
La fotografia noir del francese Bruno Delbonnel (direttore della fotografia di Tim Burton e del grande Jean-Pierre Jeunet) viene candidata agli Oscar e ai BAFTA nel 2014 e la partecipazione di Justin Timberlake, autore di uno dei brani della colonna sonora (Please Mr. Kennedy) regala al film la nomination ai Golden Globe del 2014 per migliore canzone originale.